Vucciria di Renato Guttuso è un’opera del 1974 che raffigura il famoso mercato di Palermo ed è il più noto dipinto dell’artista.
Renato Guttuso, Vucciria, 1974, olio su tela, 300 x 300 cm. Palermo, Palazzo Steri
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Indice
Descrizione di Vucciria di Renato Guttuso
I visitatori del mercato passano al centro dello spazio ristretto delle bancarelle. Una donna vestita di bianco infatti procede in avanti e incontra un giovane uomo che cammina verso di lei. I commercianti poi sono impegnati a preparare la loro merce. A destra un macellaio prepara i quarti di carne staccandoli dalla carcassa appesa di un bovino. Dietro di lui poi una formaggiaia attende i clienti. Verso il fondo un verduriere espone le cassette con gli ortaggi. A sinistra invece un pescivendolo mostra la parte anteriore di un grosso pescespada. Infine la merce ordinata e disposta alla vendita riempie l’intera inquadratura con diverse varietà di carni, pesci, ortaggi, salumi e prodotti caseari.
Interpretazioni e simbologia di Vucciria di Renato Guttuso
L’immagine raffigura un angolo del mercato di Palermo detto appunto Vucciria. Le bancarelle di questo mercato sono distribuite in via Roma, La Cala, il Cassaro, lungo la via Cassari, nella piazza del Garraffello, lungo la via Argenteria nuova, la piazza Caracciolo e in via Maccheronai. Il termine Vucciria deriva dal francese “boucherie” che si traduce in italiano come “macelleria”. Durante l’epoca angioina infatti nel luogo si trovava un macello con le attività di vendita. In seguito il mercato si è ampliato e ha assunto il nome di “Vucciria” che in palermitano significa “Confusione”.
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Il dipinto di Guttuso è esposto presso Palazzo Steri di Palermo.
L’artista e la società. La storia dell’opera Vucciria di Renato Guttuso
Vucciria è un grande dipinto che risale al 1974 realizzato da Guttuso all’età di 63 anni.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile di Vucciria di Renato Guttuso
Renato Guttuso fu un artista italiano che come altri propose una pittura figurativa considerata Neorealismo. Le sue opere sono caratterizzate da figure descritte con tratti o pennellate veloci. Infatti i corpi dei personaggi non sono realizzati nel dettaglio ma suggeriti sommariamente. Questa velocità di esecuzione restituisce una maggiore resa emotiva adeguata quindi alla volontà dell’artista.
Infatti Guttuso affrontò temi drammatici durante la sua militanza partigiana per i quali risultava più efficace una pittura dalle deformità espressioniste. Nonostante questo l’intenzione di Guttuso fu quella di comunicare il dramma contemporaneo e non di esprimere la condizione interiore degli Espressionisti europei. Nel dopoguerra soprattutto nei grandi dipinti a sfondo sociale lo stile del maestro diventò più curato. In Vucciria infatti i prodotti esposti sulle bancarelle del mercato sono descritti con attenzione. Inoltre anche i personaggi assumono un aspetto più naturale.
La tecnica
Vucciria di Renato Guttuso è una grande opera di 3 x 3 metri dipinta con colori ad olio su tela.
Il colore e l’illuminazione
Nell’opera compare una gran varietà di colori. Nella parte alta però predominano i rossi e gli arancioni della carne, degli insaccati e della frutta esposta all’interno delle cassette. Nella parte centrale invece i colori sono più chiari come nella parte inferiore. A sinistra infatti dominano bianchi, grigi e azzurri del pesce pescato. A destra invece gli ortaggi sono colorati in verde chiaro e giallo. Grande evidenza assume il bianco delle uova e centralmente dall’abito della donna.
Lo spazio
Lo spazio del dipinto sembra proiettarsi in primo piano e appiattirsi sulla superficie bidimensionale come in alcuni dipinti delle Avanguardie artistiche. Però una certa profondità è evidente grazie alla sovrapposizione dei personaggi centrali ma è attenuata dalla confusione creata dai prodotti esposti. Inoltre le persone presentano una dimensione simile e quindi non è percepibile il senso di grande distanza dal primo piano al fondo dove si nota un uomo con il cappello.
La composizione e l’inquadratura
L’opera di Renato Guttuso è un dipinto rettangolare, sviluppato in verticale. In questo quadro la composizione si stratifica attraverso le successioni dei contenitori dei prodotti su fasce verticali verso l’alto. Infatti si percepisce una struttura compositiva complessa. A destra si trova uno spazio isolato nel quale spicca la carcassa del manzo in verticale. Al centro a sinistra invece è presente uno spazio rettangolare nel quale è disposta tutta la merce. In basso poi si creano forme regolari e disposte quasi ortogonalmente. Verso l’alto invece la disposizione delle cassette crea uno spazio elicoidale che sembra approfondirsi verso il centro del bordo superiore. Infatti i bordi delle cassette creano dei semicerchi concentrici che si attenuano verso il centro dell’opera. Infine nell’insieme la composizione è movimentata e crea un senso di ordinata confusione che permette di percepire l’atmosfera del mercato.
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Bibliografia
- Carlo Levi (presentazione), Renato Guttuso, trent’anni, 1939-1969, TERENZI 1969, ASIN: B00FBJG6KI
- Werner Haftmann, Guttuso, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 2018, EAN: 9788809987913
- Crispino Valenziano, Guttuso credeva di non credere, Libreria Editrice Vaticana Roma, 2013.
- Crispino Valenziano, Guttuso Pathos dell’uomo Patemi di Dio, De Luca Editore d’arte- Libreria Editrice Vaticana, Roma, 2016. (testi di Fabio Carapezza Guttuso, Michele Canzoneri, Rino La Delfa, Silvano Maggiani, Cettina Militello, Marida Nicolaci).
- Flaminio Gualdoni, Guttuso, I Maestri dell’Arte Moderna, editore Skira , Milano, 2017.
- (RI) Leggere Guttuso. Percezione, realismo, impegno civile, a cura di Marco Carapezza, Palermo University Press, 2018 ( testi di Francesca Bacci, Antonino Bondì, Nancy, Cesare Brandi, Franco Lo Piparo, David Melcher, Jean Luc Nancy, Richard Wollheim).
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 13 maggio 2020.
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Consulta la pagina dedicata al dipinto di Renato Guttuso, Vucciria, sul sito del Palazzo Steri di Palermo.
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