Il corpo dipinto nella sua metà superiore, totalmente in ombra, anticipa il buio del sepolcro nella Deposizione di Cristo dipinta da Tiziano Vecellio. Il suo tonalismo in questo dipinto è unito alla plasticità dei volumi di Michelangelo e alla eleganza di Raffaello.
Tiziano Vecellio, Deposizione di Cristo, 1520 ca., olio su tela, 148 x 212 cm. Parigi, Musée du Louvre
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Indice
Descrizione de la Deposizione della Cristo di Tiziano Vecellio
Sulla destra, la Vergine, di profilo è coperta quasi completamente, da un velo e piange tra le braccia di Maria Maddalena che osserva disperata il cadavere di Cristo. Giuseppe d’Arimatea, intanto, solleva le gambe di Cristo trattenendo un lembo del lenzuolo. Mentre, verso destra, Giovanni apostolo solleva la mano destra di Gesù guarda verso la Vergine con una espressione di estremo dolore. Nicodemo solleva Cristo dalle spalle. I tre uomini sono raffigurati nel momento in cui trasportano il corpo di Cristo. Il cadavere del Messia è abbandonato sul lenzuolo funebre. Il suo braccio destro è sollevato e trattenuto da Giovanni apostolo mentre il suo braccio sinistro pende verso il suolo mostrando la ferita sul dorso della mano. Intorno Tiziano ha dipinto un paesaggio oscuro e tetro. Sullo sfondo il tramonto privo di colore testimonia la tristezza del momento.
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L’artista e la società. La storia della Deposizione di Cristo di Tiziano Vecellio
Tiziano dal 1520 al 1530 realizzò una serie di dipinti a soggetto sacro e profano. Questi lavori sono caratterizzati da una grande e ariosa composizione, dalle forme ben modellate, dal colore caldo e una forza drammatica dei personaggi dipinti. Esempi di questo periodo sono l’Assunta dei Frari e la Deposizione conservata al Louvre. In questo dipinto vi sono accenni all’opera di Raffaello. Poi, La Madonna del coniglio del Louvre è, invece, dipinta con un senso poetico e con molta complicità spirituale. Nella Madonna di Santa Caterina della National Gallery di Londra invece, le figure sono amalgamate con il paesaggio. Agiscono, qui, un rapporto tonale che favorisce l’integrazione figura e sfondo e la linea di orizzonte molto alta. Il paesaggio e le figure rimangono, invece, in basso e si fondono. In alto nel cielo nuvole e tramonti illuminano la scena del caratteristico rosso di Tiziano.
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Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile della Deposizione di Cristo di Tiziano Vecellio
La Deposizione di Cristo di Tiziano fu commissionata da Federico Gonzaga Marchese di Mantova. In questo dipinto Tiziano iniziò ad assimilare alcune influenze dell’arte di Raffaello e di Michelangelo. La deposizione possiede una certa monumentalità e un plasticismo che derivano dai due maestri. Queste due caratteristiche vengono accostate al tonalismo del quale Tiziano è il massimo interprete.
Il colore e l’illuminazione
Il colorito della pelle di Cristo è particolarmente reale livido e cadaverico, così come il tramonto che sottolinea la tragicità della scena. La luce, radente, proviene dall’alto, a sinistra, e illumina tragicamente la scena. Infatti, il modo in cui la luce mette in evidenza i corpi e le mani dei personaggi crea un movimento compositivo che rende dinamica l’intera composizione. Infatti a partire da destra sono ben evidenziate le mani giunte di Maria. Verso sinistra si nota il braccio di Nicodemo e solleva un lembo del mantello. Poi, il braccio sollevato di Cristo tra le mani di Giovanni apostolo e infine il braccio sinistro di Cristo abbandonato verso il fondo che scende perpendicolare al bordo destro quadro.
Il cromatismo più diffuso nella Deposizione di Cristo è un tono scuro tendente al bruno. Il tonalismo di Tiziano si esprime nella diffusa tonalità tendente al rosso che unisce interamente la composizione. Le parti chiare danno maggiore evidenza al centro della composizione che è riservato al corpo di Cristo e al lenzuolo, le parti più illuminate. La parte superiore del Messia è in ombra e pare già appartenere al buio del sepolcro.
La composizione e l’inquadratura
La scena, all’interno della composizione rettangolare, è sviluppata in orizzontale. Il movimento narrativo parte dal gruppo di sinistra con le due donne e si trasferisce verso destra con gli uomini che trasportano il corpo di Cristo. La composizione si muove sulla curva che inizia dal gruppo della Vergine e della Maddalena e continua lungo il corpo di Cristo fino al personaggio rosso di destra. Una linea serpeggiante parte dal volto della Madonna piangente e unisce i volti degli altri personaggi. Dal viso della Vergine sale verso il volto della Maddalena poi ridiscende verso l’uomo di profilo, Giuseppe d’Arimatea. Quindi, risale verso Giovanni apostolo per scendere nuovamente sul uomo di schiena, Nicodemo. I tre uomini che trasportano il corpo di Cristo formano un gruppo unito da una figura triangolare con l’apice verso il volto di Giovanni apostolo.
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Bibliografia
- Augusto Gentili, Tiziano, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 2016; 2017 EAN: 9788809994263
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 3 marzo 2020.
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- L’uomo dal guanto
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- Autoritratto di Tiziano Vecellio
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- Il concerto campestre
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- Bacco e Arianna
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- Ritratto di Federico II Gonzaga
- Pala Pesaro
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- Amor Sacro e Amor Profano
- Tarquinio e Lucrezia
Consulta la pagina dedicata al dipinto di di Tiziano, Deposizione di Cristo, sul sito del Musée du Louvre di Parigi.
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