Antonio Fontanesi fu un pittore italiano attivo durante tutto l’Ottocento e autore di paesaggi dalle atmosfere liriche e pre-simboliste.
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Biografia di Antonio Fontanesi
Nascita di Antonio Fontanesi
Antonio Fontanesi nasce a Reggio nell’Emilia il 23 febbraio 1818. Il padre di Fontanesi è Giuseppe Fontanesi ed è sposato con Maddalena Gabbi. Il piccolo Antonio vive un’infanzia povera.
La formazione di Antonio Fontanesi
Nel 1832 il giovane Fontanesi inizia la sua formazione presso scuola comunale di Belle Arti di Reggio Emilia, e frequenta il corso del professor Prospero Minghetti. Il maestro lo indirizza verso lo studio della scenografia, la decorazione e della pittura ad affresco di tipo classicista. Nel 1847, intorno ai 30 anni, Fontanesi si stabilisce a Torino e si arruola con i gradi di sottotenente per combattere nel corso della Prima Guerra d’indipendenza con i volontari lombardi di Garibaldi.
I viaggi
A causa di difficoltà, si trasferisce prima a Lugano e poi, dal 1850 a Ginevra. Nella città svizzera Fontanesi vive fino al 1865 e frequenta il paesaggista Alexandre Calame. Durante il soggiorno a Ginevra, Fontanesi frequenta importanti pittori europei tra i quali i francesi François-Auguste Ravier e Charles-François Daubigny. Grazie ai colleghi, Fontanesi si avvicina con maggiore impegno alla pittura di paesaggio. Inoltre il clima culturale lo avvicina alle novità artistiche europee: Fontanesi coglie altre occasioni di apertura internazionale recandosi a Parigi nel 1855 e nel 1861. In Francia, Fontanesi conosce Jean-Baptiste-Camille Corot e i pittori naturalisti della Scuola di Barbizon. Compie altri viaggi e soggiorna a Crémieu nel 1858 e a Londra nel 1865. In Inghilterra viene conquistato dalle opere di Turner, di John Constable e di Thomas Gainsborough.
Nel 1861 Fontanesi partecipa a Firenze alla prima mostra nazionale italiana. Ha così l’occasione di entrare in contatto con il gruppo dei Macchiaioli.
La carriera artistica
Nel 1868, Fontanesi ottiene una cattedra presso l’Accademia di Belle Arti di Lucca. Nel 1869 si trasferisce poi a Torino dove ha ottenuto la cattedra di paesaggio alla Reale Accademia Albertina. Dipinge in questo periodo opere ritenute importanti per delineare il suo percorso creativo come Aprile del 1873 e Solitudine del 1875. Fontanesi inizia così a raccogliere i primi consensi ma anche invidie di colleghi e resistenze dei critici d’arte del tempo. Quindi nel 1876 parte per il Giappone grazie ad un progetto biennale di insegnamento presso la Scuola tecnica di belle arti di Tokyo. Fontanesi fa conoscere ai suoi studenti giapponesi tecniche non ancora utilizzate, come il carboncino, il pastello, la pittura a olio e il ritratto dal vivo.
Nel 1878 Fontanesi cade in uno stato di prostrazione e di malattia anche a causa degli attacchi della critica. Decide così di tornare ad insegnare presso la Reale Accademia Albertina di Torino. Dopo poco tempo, inquieto e deluso tenta di risiedere in Francia, nel Delfinato, ma rimane a Torino fino alla morte che avviene il 17 aprile 1882. La sua salma è sepolta nel Cimitero monumentale di Torino.
Lo stile di Antonio Fontanesi
Gli storici descrivono lo stile di Fontanesi come fluido e caratterizzato da un forte chiaroscuro. I suoi paesaggi, infatti, sono drammatizzati da ampie zone d’ombra e contrapposte a zone di luce. Le opere di Fontanesi sono evocative e liriche grazie alle atmosfere malinconiche e romantiche. Secondo alcuni critici la sua pittura può essere considerata pre-simbolista. Fontanesi procedeva osservando la realtà naturale. Nei paesaggi Fontanesi proiettava temi personali e universali al fine di trasformare il dato reale in specchio dei sentimenti umani.
I temi
Fontanesi è stato quasi esclusivamente un pittore di paesaggi caratterizzati da drammatiche variazioni atmosferiche molto chiaroscurate.
L’evoluzione dello stile
In occasione dei soggiorni in Svizzera, in Francia e in Inghilterra, dopo il 1850, Fontanesi si avvicinò ulteriormente e con più convinzione alla pittura di paesaggio. Inizialmente, Fontanesi si avvicinò al paesaggio in modo diretto e con un’ottica naturalistica, come nel dipinto Il sentiero nel castagneto, che risale agli anni tra il 1850 e il 1855, Il suo stile risente poi della pittura naturalistica di Daubigny e del realismo di Corot trasformando questi esempi in atmosfere ricche di contrasti di luce. La sua cifra stilistica principale si coglie paesaggi connotati da una sottile malinconia che intesa come espressione del personale stato d’animo. Per questo aspetto, gli storici avvicinano la pittura di Antonio Fontanesi al Romanticismo.
L’incontro con la pittura naturalista francese
Le influenze derivate dagli artisti francesi portarono Fattori a scegliere una tavolozza ridotta quasi una monocromia. Le pennellate sono applicate sulla tela con un segno nervoso e tormentato. La composizione rimane però fedele alla tradizione. Fontanesi non rinunciò però a sperimentare alcune novità artistiche del suo tempo, avvicinandosi alla pittura lombarda.
L’incontro con i Macchiaioli
Fontanesi conobbe i Macchiaioli a Firenze in occasione della mostra del 1861. La pittura macchiaiola però non conquistò del tutto Fontanesi. Il pittore, dalla sensibilità romantica, infatti era distante stilisticamente dal realismo naturalistico del gruppo toscano. Fontanesi accolse però successivamente, i temi di alcuni dipinti di macchia in particolare nel 1867 quando condivise lo studio a Firenze del pittore Cristiano Banti. In questi anni e successivamente le sue opere di paesaggio saranno descritte dai critici con caratteristiche stilistiche quali intimismo romantico dal valore lirico ed evocativo, tardoromantico e, pre-simbolista (Radura, databile dal 1860 al 1865).
Intorno al 1878, Fontanesi, malato e deluso, realizza le sue ultime opere. Gli storici descrivono questi dipinti come visioni fantastiche di squarci naturali indefiniti. Le atmosfere sono illuminate da bagliori spettrali come in Tramonto infuocato sulla palude del 1875 e Le nubi del 1880.
Influenze stilistiche da altri artisti
I paesaggi di Fontanesi risentono delle influenze degli artisti che ha incontrato in occasione dei suoi viaggi. Gli artisti più influenti sono stati Corot e il gruppo della Scuola di Barbizon, in Francia, e Constable e di Turner, in Inghilterra.
Eredità artistica
Nonostante l’avversione della critica a lui contemporanea, la pittura di Fontanesi fu accolta con interesse da altri artisti come Pellizza da Volpedo e Burri. Inoltre esercitò molta influenza nei confronti dei movimenti a lui successivi, come il Divisionismo e la Scuola di Rivara.
Allievi e seguaci
Fattori ebbe diversi allievi come il torinese Enrico Reycend, Ambrogio Raffaele, Edoardo Gelli, Cino Bozzetti, Lorenzo Delleani, Carlo Stratta, Vittorio Bussolino, Simone Salassa, Tammar Luxoro e il figlio Alfredo Luxoro.
L’importanza di Antonio Fontanesi nella Storia dell’arte. Opinione della critica
Gli storici, oggi, considerano Antonio Fontanesi un importante pittore dell’Ottocento italiano. Infatti per molti anni, il pubblico dell’arte ha dimenticato il suo lavoro e la critica ha tenuto in scarsa considerazione le sue opere. Questa rivalutazione è stata possibile anche grazie all’interesse che la pittura di Fontanesi ha riscosso presso dalcuni artisti, tra i quali Carlo Carrà. Secondo gli storici che hanno contribuito a rivalutare il lavoro di Fontanesi, le sue origini umili e disagiate hanno determinato la vena malinconica ed idealista, che caratterizza la sua pittura che è stata definita poetica del vero.
In vita, Fontanesi ebbe difficili rapporti con i colleghi e i critici dell’arte. Anche le opere dell’ultimo periodo non incontrano il favore della critica come Tramonto infuocato sulla palude. Il riconoscimento nei confronti dell’opera di Fontanesi avvenne a quasi vent’anni dalla sua morte. Nel 1901 la giuria della Biennale d’Arte di Venezia gli tributò l’omaggio di una rassegna di dipinti intitolata L’alba di Fontanesi, mentre il secondo centenario dalla sua nascita viene celebrato nel 2018 dall’Istituto nazionale per la grafica e dei Musei Civici di Reggio Emilia con la personale Antonio Fontanesi.
Le date principali della biografia di Antonio Fontanesi
1818. Antonio Fontanesi nacque a Reggio nell’Emilia il 23 febbraio 1818.
Le opere di Antonio Fontanesi
Piccolo stagno di Antonio Fontanesi
Antonio Fontanesi, Piccolo stagno, 1853-1856, olio su carta applicato su cartone, 30,4 x 23,6 cm. Torino, Galleria d’Arte Moderna
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Il mattino di Antonio Fontanesi
Antonio Fontanesi, Il mattino, 1855, olio su carta applicata su cartone, 31,1 x 20,1 cm. Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna
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Il mulino
Antonio Fontanesi, Il mulino, 1858 circa, olio su tela, 57,4 x 46,3 cm. Torino, Galleria d’Arte Moderna
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La quiete
Antonio Fontanesi, La Quiete, 1860, olio su tela, 119 x 81,5 cm. Torino, Galleria d’Arte Moderna
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La stalla di Antonio Fontanesi
Antonio Fontanesi, La stalla, 1860-1865, olio su tavola, 51,6 x 36,4 cm. Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna
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Al pascolo di Antonio Fontanesi
Antonio Fontanesi, Al pascolo (Creys), 1863, olio su tela applicata su cartone, 38 x 27 cm. Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna
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Novembre di Antonio Fontanesi
Antonio Fontanesi, Novembre, 1864, olio su tela, 153 x 103,1 cm. Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna
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Donna al fonte di Antonio Fontanesi
Antonio Fontanesi, Donna al fonte, 1865 circa, olio su tela, 73 x 52 cm. Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna
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Mercato Vecchio di Firenze di Antonio Fontanesi
Antonio Fontanesi, Mercato Vecchio di Firenze, 1867 circa, olio su tela, 69,4 x 92 cm. Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna
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Lungarno presso il ponte a Santa Trinita di Antonio Fontanesi
Antonio Fontanesi, Lungarno presso il ponte a Santa Trinita, 1866 (ca) – 1868 (ca), olio su tela, 69 x 105 cm. Firenze, Palazzo Pitti, Galleria d’Arte Moderna
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Il lavoro di Antonio Fontanesi
Antonio Fontanesi, Il lavoro, 1868-1872, olio su tela, 84 x 54,2 cm. Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna
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Il ponticello
Antonio Fontanesi, Il ponticello, 1868 circa, olio su cartone telato, 44 x 29,7 cm. Torino, Galleria d’Arte Moderna
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Aprile
1872-1873. Aprile, 1872-1873, olio su tela, 171 x 254,8 cm. Torino, Galleria d’Arte Moderna
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Sole calante sulla palude di Antonio Fontanesi
Antonio Fontanesi, Sole calante sulla palude, 1875 circa, olio su tavola, 51,1 x 34,3 cm. Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna
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Stagno luminoso
Antonio Fontanesi, Stagno luminoso, 1875 circa, olio su cartone, 36 x 26,4 cm. Torino, Galleria d’Arte Moderna
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Bagliori sulla palude di Antonio Fontanesi
Antonio Fontanesi, Bagliori sulla palude, 1875 circa, olio su tavola, 36 x 25,7 cm. Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna
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Palude a sera
Antonio Fontanesi, Palude a sera (Tramonto sulla palude), 1875 circa, olio su cartone telato, 37,4 x 26,6 cm. Torino, Galleria d’Arte Moderna
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Donne al bagno
Antonio Fontanesi, Donne al bagno, 1878-1881, olio su tavola, 40 x 33 cm. Torino, Galleria d’Arte Moderna
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Le nubi di Antonio Fontanesi
Antonio Fontanesi, Le nubi, 1880, olio su tela, 300 x 200 cm. Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna
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Bibliografia
- Paola Ballerini, Antonio Fontanesi e la pittura europea del suo tempo, S.P.E.S Studio per Scelte, 1980, ISBN-10 : 8872421306 ISBN-13 : 978-8872421307
- Stefano Fugazza, Antonio Fontanesi e la Ricci Oddi. 100 opere di un maestro dell’800 e dei suoi allievi. Catalogo della mostra (Piacenza, 1996), Mondadori Electa, 1996, ISBN-10 : 8843557106 ISBN-13 : 978-8843557103
- E. Farioli, C. Poppi (a cura di), Antonio Fontanesi e la pittura di paesaggio in Italia (1861-1880), 24 Ore Cultura, 1999, ISBN-10 : 8871792017 ISBN-13 : 978-8871792019
- M. Mussini (a cura di), La galleria Antonio Fontanesi nei musei civici di Reggio Emilia Copertina flessibile, Diabasis, 2005, ISBN-10 : 888103073X ISBN-13 : 978-8881030736
- Virginia Bertone, Elisabetta Farioli, Claudio Spadoni (a cura di), Antonio Fontanesi e la sua eredità. Da Pellizza da Volpedo a Burri. Catalogo della mostra (Reggio Emilia, 6 aprile-14 luglio 2019), Silvana, 2019, ISBN-10 : 8836642357 ISBN-13 : 978-8836642359
- Antonio Brighi, Giovanna Malanca, Carlo Pellacani, L’ultimo dei moderni. Il primo fra i contemporanei. Il lascito di Antonio Fontanesi, Consulta Librieprogetti, 2019, ISBN-10 : 886988046X ISBN-13 : 978-8869880469
- Virginia Bertone (a cura di), Il paesaggio come scelta. 1861-1971, Silvana editore, 2021, ISBN9788836649693
Tutte le opere di Antonio Fontanesi pubblicate
- Donne al bagno
- Palude a sera
- Stagno luminoso
- Aprile
- Il ponticello
- Mercato Vecchio di Firenze
- La quiete
- Il mulino
- Lungarno presso il ponte a Santa Trinita
- Il lavoro
- Il mattino
- Donna al fonte
- Piccolo stagno
- Sole calante sulla palude
- Bagliori sulla palude
- Le nubi
- Al pascolo (Creys)
- La stalla
- Novembre
Link esterni
Consulta la pagina dedicata al dipinto di Antonio Fontanesi, Donne al bagno, sul sito della Galleria d’Arte Moderna di Torino.
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