L’edera di Armando Spadini è un’opera che l’artista toscano trasferito a Roma dipinse tre anni prima della prematura morte.
Armando Spadini, L’edera, 1922, olio su tela, 70 x 79 cm. Milano, Galleria d’Arte Moderna
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Indice
Descrizione di L’edera di Armando Spadini
Tre alberi dalle chiome prive di foglie sono dipinti al centro del paesaggio di Armando Spadini. Il tronco centrale è interrotto verso l’alto e solo un ramo in basso è coperto di giovani foglie verdi. Sul tronco di sinistra invece si avvinghia una grande massa di rami di edera.
Interpretazioni e simbologia di L’edera di Armando Spadini
Armando Spadini fu un artista conosciuto soprattutto per i suoi paesaggi, figure e nature morte. Rimase lontano dai movimenti e dai gruppi del primo Novecento e portò avanti una propria visione naturalistica e intima del paesaggio.
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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
Il dipinto di Armando Spadini è conservato alla Galleria d’Arte Moderna di Milano all’interno della collezione Grassi. Fu donato dal Nedda Grassi Mieli al museo nel 1960 con l’intera collezione.
L’artista e la società. La storia dell’opera L’edera di Armando Spadini
Armando Spadini nacque nel 1883 a Firenze e si trasferì nel 1910 a Roma. Il dipinto è del 1922 e fu realizzato qualche anno prima della morte avvenuta nel 1925.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile di L’edera di Armando Spadini
L’opera presenta una visione d’insieme della natura e rivela la formazione dell’artista ispirata dalle opere degli impressionisti e soprattutto a quelle del pittore Renoir.
La tecnica
L’edera di Armando Spadini è una tela di 70 x 79 cm dipinta con impasto di colori ad olio.
Il colore e l’illuminazione
Nell’immagine il paesaggio è reso con colori chiari e brillanti. Infatti spiccano i verdi del prato e quelli più intensi dell’edera. Il cielo è quasi del tutto coperto dal bianco grigiastro delle nubi.
Lo spazio
Nel primo piano figurano i tre grandi tronchi mentre sullo sfondo compaiono alcuni dettagli del paesaggio come alberi e uno specchio d’acqua. La profondità del campo tridimensionale è costruita inoltre grazie al confronto tra l’altezza dei tronchi del primo del secondo piano.
La composizione e l’inquadratura
L’immagine di forma rettangolare si avvicina alla proporzione del quadrato. Inoltre la composizione è bloccata grazie alle tre figure degli alberi disposti in modo regolare. Si forma così un ritmo compositivo statico ancorato intorno alla figura del tronco centrale che corrisponde all’incirca alla verticale.
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Bibliografia
- M. Fagiolo Dell’Arco, Scuola romana: pittura e scultura a Roma dal 1919 al 1943, Roma, De Luca, 1986
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 6 luglio 2020.
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- Viale a Villa Borghese
- Alberi e costruzioni
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Consulta la pagina dedicata al dipinto di Armando Spadini, L’edera, sul sito della Galleria d’Arte Moderna di Milano.
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