La piazza di Settignano di Telemaco Signorini ritrae la piazza del piccolo borgo nel quale nacque e dipinse il pittore macchiaiolo.
Telemaco Signorini, La piazza di Settignano, ca 1881, olio su tela, 32,8 x 53,1 cm. Collezione privata
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Indice
Descrizione de La piazza di Settignano di Telemaco Signorini
Nella veduta dipinta da Telemaco Signorini, in primo piano, è rappresentato, come indicato il titolo, l’ampio spazio aperto e quasi deserto della piazza di Settignano. Si notano infatti le lunghe ombre degli edifici, che si proiettano sullo sterrato da destra, prodotte dalla luce intensa del sole. Al centro si nota una fontana, decorata in alto da una statua, dove si abbevera un cavallo.
A sinistra, una figura umana procede verso la trattoria indicata da una grande insegna scritta su un fondo dipinto di bianco. Negli edifici centrali, dietro la carrozza ferma, appare poi un’altra trattoria e le botteghe con gli avventori che si affacciano dal buio degli ingressi. Infine, a destra, si apre un altro ingresso sotto ad una terza insegna. In alto, oltre al cielo azzurro, tra i tetti, si intravede una linea di colline.
Interpretazioni e simbologia de La piazza di Settignano di Telemaco Signorini
La veduta dipinta da Telemaco Signorini ritrae la piazza principale di Settignano, il paese in cui nacque il pittore. Il piccolo centro rurale, costruito tra le colline toscane, oltre a sollecitare ricordi d’infanzia all’artista, offriva ad altri pittori Macchiaioli una suggestiva vista della città di Firenze.
Signorini rappresentò in questa veduta un brano di vita quotidiana del piccolo borgo di Settignano. Si coglie infatti l’atmosfera assolata e calda che avvolge gli edifici. Un abitante isolato procede, a sinistra, verso la trattoria mentre i cavalli a riposo si abbeverano alla fontana. Anche le insegne dipinte sulle facciate e leggibili dall’osservatore lo coinvolgono e lo portano alla realtà del tempo. La scena diventa così un documento storico visivo e un ricordo poetico del luogo.Signorini scrisse: «… l’arte sola ha la potenza eterna di dare al falso l’illusione del vero».
Si coglie così il naturalismo-umanitario di Telemaco Signorini che caratterizza ancora più evidentemente altri dipinti dedicati alla realtà dell’esclusione sociale. Le opere più rappresentative sono il trittico che comprende Bagno penale a Portoferraio, La sala delle agitate nell’ospizio di San Bonifacio e La toilette del mattino.
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La piazza di Settignano di Telemaco Signorini è proprietà di una collezione privata.
L’artista e la società. La storia dell’opera La piazza di Settignano di Telemaco Signorini
Non è documentata con precisione la data di realizzazione della veduta che potrebbe risalire però al 1881. Di questo soggetto, Signorini, replicò alcune versioni interpretate con diverse cifre stilistiche.
L’opinione della critica
Secondo gli storici dell’arte, il dipinto intitolato La piazza di Settignano è una delle opere che testimoniano al meglio l’adesione del pittore alla sperimentazione macchiaiola.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile de La piazza di Settignano di Telemaco Signorini
Questo dipinto di Signorini ripropone un modello di veduta ricorrente nella pittura del pittore macchiaiolo. Alla base della costruzione formale, delle figure, si trova la macchia, che suggerisce spazi e campiture senza mai definirli in modo preciso e particolareggiato. La riduzione formale del paesaggio si coglie bene nei semplici e chiari volumi dei palazzi e nella figura umana. Signorini, elaborò un linguaggio pittorico essenziale, definito da una sintesi formale e da una tavolozza di pochi colori, che esprime però una grande partecipazione emotiva.
La tecnica
La piazza di Settignano di Telemaco Signorini è una veduta della località toscana realizzata con impasti di colori ad olio su tela. Le dimensioni dell’opera sono 32,8 centimetri di altezza e 53,1 cm di larghezza.
Il colore e l’illuminazione
La veduta dipinta da Signorini è ravvivata da colori caldi e brillanti come il giallo ocra della piazza che riflette i raggi solari. Le ombre sono rese con marrone scuro e lo stesso colore si ritrova sugli infissi di porte e finestre. Il vano degli ingressi aperti è più scuro, quasi nero. La collina è grigiastra ed evidenzia il cielo dal brillante azzurro. Infine, ogni colore è armonizzato sulla dominante ocra giallo-arancio.
Lo spazio
L’ampio spazio vuoto della piazza è il protagonista, in primo piano, della veduta di Telemaco Signorini. Le facciate frontali dei palazzi occupano la destra della piazza mentre il palazzo a sinistra è visto d’angolo in prospettiva accidentale. La piccola figura umana e i cavalli permettono un confronto dimensionsle con gli edifici al fine di valutare le grandezze e le distanze. Inoltre, anche le scritte delle insegne contribuiscono a dimensionare lo spazio architettonico e urbano.
La composizione e l’inquadratura
La veduta realizzata da Telemaco Signorini è di forma rettangolare con inquadratura orizzontale che comprende un’ampia parte della piazza.
La struttura compositiva è caratterizzata dalle zone oblique di luce e di ombra che si alternano e creano lunghe fasce nella metà inferiore del dipinto. Signorini utilizzò, infatti, un pattern visivo modulare e alternato, ben codificato nella storia della pittura, che determina un forte interesse visivo nello sguardo dell’osservatore. Quasi l’intera metà inferiore del dipinto è occupata dal suolo della piazza scandito da luce ed ombra.
Centralmente a destra, invece, domina la griglia ortogonale che ordina le facciate frontali degli edifici e della fontana. Le linee tornano poi oblique a sinistra con le fughe prospettiche del grande palazzo dipinto in prospettiva accidentale. Infine, la linea di colline che fa da sfondo all’edificio, prolunga verso sinistra la massa centrale delle architetture. L’intero campo dipinto è quindi suddiviso su tre fasce. Superiormente si trova il cielo, al centro gli edifici e in basso lo spazio della piazza.
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Bibliografia
- Telemaco Signorini e la pittura in Europa. Catalogo della mostra (Padova, 19 settembre 2009-31 gennaio 2010), Marsilio, Collana: Cataloghi, 2009, EAN: 9788831798402
- S. Condemi (a cura di), Firenze negli occhi dell’artista, da Telemaco Signorini a Ottone Rosai, Sillabe, 2012, EAN: 9788883476495S
- Tiziano Panconi, Telemaco Signorini, Catalogo generale ragionato delle opere dipinte, Museo archives Giovanni Boldini Macchiaioli, Pistoia, 2019, ISBN-A10.979.12200/51149
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 25 novembre 2022.
Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Telemaco Signorini intitolate:
- La piazza di Settignano
- La toilette del mattino
- Montmartre
- Il Ghetto di Firenze
- La piazza di Settignano all’ombra
- Sulle colline a Settignano
- Nubi al tramonto
- Bagno penale a Portoferraio
- Giornata di vento
- Dintorni fiorentini
- Buoi a Pietramala
- Tetti a Riomaggiore
- La sala delle agitate nell’ospizio di San Bonifacio
- Bois De Boulogne
Leggi La vita e tutte le opere di Telemaco Signorini
Consulta la pagina dedicata all’opera di Telemaco Signorini, La piazza di Settignano, sul sito del Museo Civico Giovanni Fattori di Livorno.
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