Ritratto di Andrea Doria nelle vesti di Nettuno di Agnolo Bronzino

Il Ritratto di Andrea Doria nelle vesti di Nettuno di Agnolo Bronzino è un’opera allegorica commissionata dal vescovo Paolo Giovio.

Agnolo Bronzino, Ritratto di Andrea Doria nelle vesti di Nettuno, 1530-1540 circa, olio su tela, 199,5 x 149 cm. Milano, Pinacoteca di Brera

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Indice

Descrizione del Ritratto di Andrea Doria nelle vesti di Nettuno di Agnolo Bronzino

Andrea Doria è rappresentato a mezza figura. Il protagonista è orientato a sinistra ma volge il viso verso destra. Il suo corpo è nudo ma coperto in basso da un lembo della vela che si trova alle sue spalle. L’ammiraglio con sembianze divine presenta una lunga barba che scende sul torace nudo e possente. In basso un panno è avvolto intorno alle reni. Andrea Doria guarda lontano e mostra uno sguardo assorto e profondo. Una cima marina è avvolta intorno all’albero maestro a sinistra all’altezza del collo del navigante. Il protagonista inoltre con la mano destra impugna e sorregge un tridente. Nello sfondo scuro si individuano una vela e il grande albero maestro di una nave.

Interpretazioni e simbologia del Ritratto di Andrea Doria nelle vesti di Nettuno

Il ritratto dipinto dal Bronzino raffigura l’ammiraglio Andrea Doria in età avanzata. Il famoso personaggio storico era nato nel 1466 e divenne signore della Repubblica di Genova perché alleato dell’imperatore Carlo V.

In questo dipinto il vescovo Paolo Giovio, il committente, volle celebrare le celebri vittorie navali dell’ammiraglio. Il dipinto è diverso dai ritratti di altri personaggi storici dipinti da Agnolo Bronzino. Infatti notabili come Stefano Colonna, Guidobaldo della Rovere e il Granduca Cosimo I de’ Medici posarono con le armature da parata. Bronzino invece nel raffigurare Andrea Doria scelse una rappresentazione allegorica.

Infatti l’ammiraglio è ritratto nelle sembianze di Poseidone il dio dei mari. Bronzino fece la stessa operazione alcuni anni prima quando realizzò un ritratto di Cosimo I de’ Medici nelle vesti di Orfeo. La porzione di vela e di albero maestro che si individuano sul sfondo alludono al ruolo del protagonista poiché non è rappresentato con i suoi attributi militari. Il nome di Andrea Doria comunque è inciso sul legno dell’albero a sinistra. L’unico attributo iconografico classico è il tridente che è tipico del dio Nettuno o Poseidone.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Paolo Giovio un umanista comasco che prestava servizio presso i Medici commissionò il dipinto al Bronzino. La collezione di dipinti di Paolo Giovio riguardava infatti uomini importanti ed era custodita presso la sua villa di Borgovico nei dintorni di Como. Il Ritratto di Andrea Doria nelle vesti di Nettuno si trova ora presso la Pinacoteca di Brera a Milano che acquistò l’opera Alfredo Rovelli erede di Paolo Giovio nel 1898.

L’artista e la società. La storia del Ritratto di Andrea Doria nelle vesti di Nettuno di Agnolo Bronzino

Bronzino realizzò l’opera probabilmente intorno al 1440 – 1450 nella sua piena maturità. L’artista infatti era nato a Monticelli di Firenze nel 1503. Gli storici non conoscono però la data di realizzazione dell’opera. In origine il dio stringeva un remo al posto del tridente.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile del Ritratto di Andrea Doria nelle vesti di Nettuno di Agnolo Bronzino

Andrea Doria è raffigurato nudo con il corpo impegnato in una torsione tipica dello stile manierista. Infatti il Bronzino come altri artisti della sua epoca progettò immagini elaborate, a volte bizzarre. Il volto di Andrea Doria con la sua barba ondulata ricorda il Mosè scolpito da Michelangelo. Anche il corpo possente e dall’anatomia volumetrica si rifanno alle figure michelangiolesche.

Agnolo Bronzino utilizzò solitamente colori accesi e metallici. In questo caso invece usò un cromatismo che tende al bruno e al grigio per suggerire un maggior realismo della figura. L’artista era solito idealizzare i connotati e rendere le figure più regolari.

Nel caso del Ritratto di Andrea Doria invece Bronzino dipinse una anatomia più vicina al corpo anziano. Infatti l’artista rappresentò volutamente un corpo segnato dall’età, evidente sulle braccia e sul torace. Nonostante questo il fisico dell’ammiraglio appare ancora possente e vigoroso.

La tecnica

Il Ritratto di Andrea Doria nelle vesti di Nettuno è un’opera realizzata con colori ad olio su una tela di 115 x 53 cm.

Il colore e l’illuminazione

L’opera presenta colori caldi ma tendenti al grigio. Infatti dallo sfondo scuro e grigio a sinistra e marrone a destra emerge il fisico di Andrea Doria che vira verso l’ocra giallo. L’illuminazione mette in risalto la parte destra dell’ammiraglio. Invece lo sfondo rimane parzialmente in ombra. Infatti la vela a destra e l’albero a sinistra sono separati da un profondo sfondo nero. L’ombra segna tutta la parte sinistra e mette in ombra parzialmente il tridente sorretto dal dio.

Lo spazio

Il protagonista è immerso in una ambientazione marina idealizzata. Infatti la vela e l’albero della nave sembrano essere piuttosto attributi simbolici che reali elementi di una nave. L’atmosfera che viene rappresentata è quindi allegorica e rimanda alla sfera bellica e mitologica.

La composizione e l’inquadratura

Il dipinto realizzato da Angelo Bronzino è di forma rettangolare sviluppato in verticale. L’inquadratura raffigura Andrea Doria a mezza figura quindi l’immagine dell’ammiraglio è parzialmente tagliata dal bordo superiore e da quello inferiore. Il personaggio è dipinto sulla verticale centrale mentre il corpo assume una rotazione.

L’equilibrio compositivo è raggiunto grazie all’illuminazione che evidenzia il corpo nella parte destra, la mano con il tridente e l’albero a sinistra. Infine sulla parte sinistra prevalgono linee verticali mentre a destra le linee ondulate della vela e del corpo dell’ammiraglio.

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Bibliografia

  • Antonio Paolucci, Bronzino. Ediz. illustrata, 2002, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, EAN: 9788809026421
  • C. Falciani, A. Natali, Bronzino. Pittore e poeta alla corte dei Medici. Catalogo della mostra (Firenze, 24 settembre 2010-23 gennaio 2011), 2010, EAN: 9788874611539
  • Antonio Geremicca, Agnolo Bronzino. «La dotta penna al pennel dotto pari», Universitalia, Collana: Horti Hesperidum. Monografie, 2013, EAN:9788865073407, ISBN:8865073403
  • Agnolo Bronzino: The Muse of Florence, New Academia Publishing, LLC, 2014 EAN:9780991504770, ISBN:0991504771

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 28 settembre 2019.

Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Agnolo Bronzino intitolate:

Consulta la pagina dedicata al dipinto di Agnolo Bronzino, Ritratto di Andrea Doria nelle vesti di Nettuno, sul sito della Pinacoteca di Brera di Milano.

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