San Marco di Agnolo Bronzino

San Marco di Agnolo Bronzino è un affresco di forma circolare che si trova nella chiesa di Santa Felicita a Firenze all’interno della Cappella Capponi.

Agnolo Bronzino, San Marco, 1525 circa, olio su tavola, 70 cm di diametro. Firenze, Chiesa di Santa Felicita, Cappella Capponi

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Indice

Descrizione del San Marco di Agnolo Bronzino

San Marco è dipinto con le fattezze di un giovane uomo con una folta barba. L’evangelista è in posizione frontale rispetto all’osservatore e sembra guardare verso l’immagine di Cristo dipinta sulla volta della cappella. Il Santo indossa un abito rosso tendente all’arancione. Sotto la scollatura si nota poi una camicia chiara. San Marco inoltre poggia l’avambraccio destro sul pesante libro che ha di fronte e tiene con la mano una penna. Sulle spalle infine indossa un manto scuro.

Interpretazioni e simbologia del dipinto San Marco di Agnolo Bronzino

Il tondo con l’evangelista San Marco fa parte della decorazione della Cappella Capponi in Santa Felicita a Firenze. La figura del Santo non presenta precisi attributi iconografici. Infatti la sua apparenza è quella di un giovane uomo con la braccio poggiato sullo scrittoio. Tuttavia l’identificazione è possibile per esclusione con gli altri tre evangelisti.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Ludovico Capponi nel 1525 commissionò la decorazione della Cappella funeraria di famiglia a Pontormo. La chiesa di Santa Felicita che ospita la cappella si trova in Oltrarno a poca distanza da palazzo Capponi.

L’artista e la società. La storia dell’opera San Marco di Agnolo Bronzino

Le decorazioni furono realizzate tra il 1525 e il 1526. Il Bronzino a quella data aveva circa 23 anni essendo nato nel 1503.

La commissione del Capponi fu affidata a Jacopo Pontormo che in quegli anni era maestro del Bronzino. L’artista realizzò così alcuni tondi degli Evangelisti. Sicuramente i critici hanno stabilito che il San Matteo fu dipinto dal giovane Bronzino. Invece San Luca e San Marco non sono attribuibili con sicurezza. Comunque in occasione della mostra del 2010 che si tenne a Palazzo Strozzi a Firenze i due tondi furono attribuiti al giovane allievo. Se visti nell’insieme i quattro tondi presentano unitarietà di progettazione anche grazie alle loro posizioni attentamente studiate.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile di San Marco di Agnolo Bronzino

Agnolo Bronzino fu un importante esponente del Manierismo italiano. Fu allievo di Jacopo Pontormo e divenne un ritrattista famoso nella Firenze del tardo Cinquecento. Il suo stile inoltre fu pesantemente condizionato dagli insegnamenti del maestro.

I suoi dipinti sono caratterizzati da atmosfere algide e distaccate. I personaggi sono dipinti con una resa molto realistica che assume però sfumature metafisiche.

Il San Marco come gli altri Evangelisti è stato dipinto a mezzo busto in una posizione particolarmente ricercata. L’evangelista infatti sporge in avanti e lo stile della figura ricorda la pittura di Michelangelo. L’immagine di San Marco però viene dipinta con aggiunte ricercate come la torsione del corpo e gli abiti abbondanti e gonfiati dall’area.

La tecnica

Il tondo con la figura di San Marco dipinto dal Bronzino è un affresco dal diametro di 70 cm.

Il colore e l’illuminazione

La figura di San Marco presenta colori caldi come l’incarnato e l’abito rosso. Invece il mantello che porta sulle spalle e scuro è poco evidente rispetto allo sfondo quasi nero. L’illuminazione quindi mette in grande evidenza il busto dell’evangelista che sembra sporgersi in avanti e viene colpito dalla luce che proviene dall’alto e da sinistra.

Lo spazio

Il San Marco di Bronzino è un dipinto di forma tonda nel quale l’immagine dell’evangelista compare a mezzo busto. Lo sfondo è scuro quindi non rappresenta alcun dettaglio ambientale. Inoltre San Marco poggia l’avambraccio destro su un libro. Quindi anche se non è identificabile con precisione la figura è posta all’interno di uno spazio chiuso.

La composizione e l’inquadratura

La forma circolare dell’affresco impone una particolare struttura compositiva. Infatti la disposizione delle spalle e la posizione del braccio si adeguano ai bordi dell’opera. Il piano orizzontale in basso invece stabilizza l’immagine insieme all’avambraccio destro parallelo allo scrittoio. Infine la testa dell’evangelista leggermente inclinata verso sinistra sembra accentuare la rotazione del bordo circolare.

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Bibliografia

  • Antonio Paolucci, Bronzino. Ediz. illustrata, 2002, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, EAN: 9788809026421
  • C. Falciani, A. Natali, Bronzino. Pittore e poeta alla corte dei Medici. Catalogo della mostra (Firenze, 24 settembre 2010-23 gennaio 2011), 2010, EAN: 9788874611539
  • Antonio Geremicca, Agnolo Bronzino. «La dotta penna al pennel dotto pari», Universitalia, Collana: Horti Hesperidum. Monografie, 2013, EAN:9788865073407, ISBN:8865073403
  • Agnolo Bronzino: The Muse of Florence, New Academia Publishing, LLC, 2014 EAN:9780991504770, ISBN:0991504771

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 25 settembre 2019.

Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Agnolo Bronzino intitolate:

Consulta la pagina dedicata al dipinto di Agnolo Bronzino, San Marco, sul sito della Chiesa di Santa Felicita di Firenze.

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