Vergine annunciata di Antonello da Messina coniuga la monumentalità e il classico razionalismo dello stile italiano con l’attenzione al dettaglio della pittura fiamminga.
Antonello da Messina, Vergine annunciata, 1476-1477, olio su tavola, 45 x 34,4 cm. Palermo, Galleria Regionale della Sicilia
Indice
Descrizione della Vergine annunciata di Antonello da Messina
Al centro del dipinto, Maria è avvolta da un velo blu che le copre il capo e le spalle. La Vergine porta la mano destra in avanti mentre con la mano sinistra chiude il velo sul petto. Si intravede anche l’abito rosso coperto dal tessuto. Il viso e il corpo sono frontali. Lo sguardo, invece è rivolto a sinistra in basso. L’espressione è timorosa. I lineamenti del viso sono giovanili e regolari. A sinistra del dipinto, si trova un leggio. Su di esso un si nota un libro aperto con le pagine sollevate. Infine, il fondo è molto scuro e privo di particolari dipinti.
Interpretazioni e simbologia della Vergine annunciata di Antonello da Messina
Maria è sorpresa dalla comparsa dell’angelo che si trova davanti a lei e che non è riprodotto nel dipinto. La giovane alza la mano destra e sembra mettere una distanza tra lei e il messaggero di Dio.
La grandezza di questo dipinto di Antonello da Messina è determinata dal rigore formale utilizzato dall’artista. La Vergine mostra poi un’espressione intensa e assume una postura sospesa che crea una dimensione atemporale.
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Il dipinto di Antonello da Messina si trova a palazzo Abatellis a Palermo.
L’artista e la società. La storia dell’opera Vergine annunciata di Antonello da Messina
Antonello da Messina dipinse l’Annunciata intorno al 1475.
Enrico Brunelli nel 1906 attribuì l’opera a Antonello da Messina basandosi su un’osservazione formale. Non esistono infatti documenti che attestino la sua paternità. Inoltre ad oggi non sono state condotte analisi approfondite sul legno del telaio e sui pigmenti confrontandoli con altre opere dell’artista.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Stile del dipinto Vergine annunciata di Antonello da Messina
Antonio di Giovanni de Antonio, soprannominato Antonello da Messina, nacque a Messina, nel 1429 o nel 1430 e morì nella stessa città nel febbraio 1479. È considerato il più importante artista figurativo siciliano della sua epoca. Seppe coniugare la monumentalità e il classico razionalismo della forma dello stile italiano con l’attenzione al dettaglio della pittura fiamminga. Antonello realizzò il dipinto che ritrae la Vergine Annunciata utilizzando una attenta resa prospettica che si evidenzia nella mano in scorcio.
Il dipinto di Antonello da Messina presenta caratteristiche stilistiche tipiche delle opere fiamminghe. Maria è raffigurata di tre quarti, lo sfondo è scuro, la figura isolata e l’atmosfera sospesa sono elementi tipici del lavoro di un pittore nordico, Petrus Christus.
La tecnica
L’Annunciata dipinta da Antonello da Messina è un olio in velatura su tavola di 45 centimetri di altezza e 34,5 cm di larghezza.
Antonello da Messina realizzò il dipinto legando i pigmenti in polvere con una sostanza grassa. Si può parlare già di colori ad olio la cui invenzione, tradizionalmente, si deve ai pittori fiamminghi del nord Europa. Questa tecnica, diversamente dalla pittura a tempera, permette di ottenere un chiaroscuro molto sfumato e un graduale passaggio di toni. Inoltre grazie alla possibilità di stendere i colori con sottili velature trasparenti l’artista può definire le figure nel dettaglio. Così Antonello da Messina riuscì a donare alla Vergine un incarnato morbido e realistico come la consistenza dei tessuti.
La Vergine raffigurata nell’opera di Antonello da Messina presenta forme con volumi ben sviluppati. La figura assume così un’apparenza diversa da quelle fiamminghe che presentano un carattere più epidermico e particolareggiato. Maria assume così un aspetto classico ed equilibrato contrapposto al maggior realismo fisionomico e alla caratterizzazione psicologica dei personaggi fiamminghi.
Il colore e l’illuminazione
L’illuminazione crea un clima intimo e riservato. La luce radente colpisce Maria, illumina il suo viso e ne rivela le forme.
Lo spazio
La Vergine è immersa in uno spazio indefinito. Il leggio però grazie alle fughe prospettiche suggerisce una dimensione geometrica e la profondità dello spazio che si interpone tra l’osservatore e la Madonna.
La composizione e l’inquadratura
Il viso della Vergine è di forma ovale e rientra in una forma geometrica ideale. La piega del manto che copre il capo di Maria crea un asse che la congiunge al leggio dipinto in basso.
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Lettura alla lim del dipinto Vergine annunciata di Antonello da Messina
Il fondo del dipinto è di un nero profondo. Mette, così, in evidenza il ritratto della Madonna che si ritaglia in modo netto.
La figura della Vergine è ben modellata e assume un aspetto quasi monumentale.
Il senso della monumentalità è sottolineato dal punto di vista che è leggermente ribassato. Il nostro sguardo, infatti, si trova all’altezza del leggio.
La Vergine fu dipinta da Antonello da Messina tra il suo soggiorno a Venezia e il ritorno nella sua città.
Il piano che sostiene il leggio è in basso, quasi al limite inferiore del dipinto.
Il leggio, dalla particolare forma, è posto in diagonale. Crea, così, un senso di profondità.
Lo spazio posto tra l’osservatore e la Vergine è misurato dalla mano che avanza verso l’osservatore. Antonello da Messina utilizzò uno scorcio prospettico non semplice da realizzare.
La mano che si protende in avanti e lo sguardo stupito ma serio dimostra che si trova alla presenza dell’angelo che annuncia la sua maternità. Infatti la figura dell’angelo è assente ma si intuisce sia al cospetto della Vergine.
La luce
La luce proviene da sinistra. Arriva, quindi, dalla posizione nella quale si trova l’angelo.
Antonello da Messina realizzò un ritratto psicologico della Vergine, molto intenso e intimo. Anche la posizione delle mani esprime lo stato d’animo di Maria.
Composizione
La composizione è centrale e piramidale. La struttura triangolare è, infatti, determinata dal manto blu della Madonna. Invece la base è coincidente con il piano d’appoggio.
Il volto è di un ovale ideale, simbolo della purezza della Vergine. Il modellato è morbido e caratterizzato dal riflesso di luce nell’ombra a destra che rende il volume più tondo e liscio.
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Bibliografia
- F. Sricchia Santoro. Antonello e l’Europa, Milano, 1986.
- Gioacchino Barbera, Antonello da Messina, Milano, Editore Electa-Banco Ambrosiano Veneto, 1997, ISBN 88-8016-202-0.
- Mauro Lucco, Antonello da Messina, l’opera completa, Milano, Editore Silvana, 2006, ISBN 88-366-0633-4
- Marco Bussagli, Antonello da Messina, 2016, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, EAN:9788809991675
- Antonello da Messina, 2019, Skira, Arte antica. Cataloghi, ISBN: 885723927
- Antonello da Messina. Ediz. illustrata, 21 marzo 2019, Collana: Skira Masters, EAN: 9788857239286
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 7 marzo 2021.
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