Nel dipinto di Giovanni Segantini la neve ricopre interamente un altopiano coronato, sullo sfondo, da una fila di montagne. A sinistra, emerge dalla coltre bianca solo un recinto di pali. A destra, invece, nel solco della strada scavata nella neve, si vede una slitta trainata da un cavallo chiaro in attesa. Sul bordo, due piccole case di pietra sono coperte di neve e da una di esse due uomini traggono un fardello bianco. Poco oltre, tre donne e un bambino, vestite di semplici abiti scuri, sono in piedi con il capo reclinato. Il primo piano e gran parte del paesaggio sono immersi nella fredda ombra azzurrina. Invece, le montagne sono illuminate dalla debole luce del sole. Infine, nel cielo azzurro transita una grande nuvola circolare bianca, accompagnata, in lontananza da leggere nubi azzurre.
Interpretazioni e simbologia de La Morte di Giovanni Segantini
Il dipinto intitolato La Morte, di Giovanni Segantini fa parte del Trittico della Natura, o Trittico delle Alpi, ultima opera del maestro divisionista. L’opera è anche nota come Trittico dell’Engadina perché Segantini la realizzò nel corso del suo soggiorno in Svizzera, a Maloja. La Morte è il terzo dipinto del trittico e si trova a destra. Secondo la lettura, che parte da sinistra, la prima tela si intitola La Vita e rappresenta una scena di montagna, in primavera, nella quale si scorge una donna che stringe un infante. La scena centrale è poi intitolata La Natura, e ritrae una mandria che torna nella stalla in una serata autunnale. Ne La Morte, Segantini raffigura una scena invernale, con un paesaggio coperto di neve. Sulla destra, alcune donne vestite di nero accompagnano il trasporto di una salma.
Segantini professava una spiritualità libera dai condizionamenti della chiesa cattolica. Infatti, non essendo propriamente ateo, il pittore professava una forma di panteismo. Per Segantini, quindi, la natura possiede una propria dimensione metafisica che si riversa sull’umanità. Così, la montagna crea le condizioni favorevoli per la vità dei suoi abitanti umani, ma, a volte, è inclemente quanto li colpisce con le calamità climatiche. Inoltre, l’uomo, gli animali e la vegetazione sono parte della natura, e nei suoi dipinti diventano elementi del paesaggio, senza distinzione di importanza. Infine, Segantini non amava l’inverno, che, con il biancore della neve, appiattisce ogni elemento cromatico. Per questo associava la neve alla morte.
I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
La Morte di Giovanni Segantini si trova a Saint-Moritz, in Svizzera, esposta al Museo Segantini. Presso questo museo è conservato inoltre l’intero Trittico della Natura insieme a molte opere dell’artista. Infatti, il Museo Segantini possiede il maggior numero di opere del pittore provenienti da donazioni di privati e dalla Confederazione Elvetica. Il nucleo centrale è in deposito permanente dalla Fondazione Gottfried Keller.
L’artista e la società. La storia dell’opera La Morte di Giovanni Segantini
Giovanni Segantini realizzò il Trittico della Natura dal 1896 al 1899, anno della sua prematura morte. Il pittore aveva, infatti, l’intenzione di esporlo in occasione dell’Expo di Parigi del 1900. Purtroppo un attacco di peritonite lo portò alla morte il il 28 settembre 1899, all’età di 41 anni. Segantini era salito il 18 settembre sul monte Schafberg, sopra Pontresina, dove occupava quella che ora è detta Chamanna Segantini. L’artista stava lavorando al dipinto centrale del Trittico, intitolato La Natura.
L’opera intitolata La Morte di Giovanni Segantini è un esempio di pittura divisionista. Segantini ottenne la particolare illuminazione che caratterizza questa e altre opere, attraverso l’accostamento o la giustapposizione di sottili filamenti di colore puro.
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Annie-Paule Quinsac (A cura di), Segantini. Petalo di rosa. Indagini e scoperte, 2015, Milano, Gallerie Maspes
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Laura D’Agostino, Stefania Frezzotti, Luce d’autunno. «Alla stanga» di Giovanni Segantini, un restauro. Ediz. illustrata, Gangemi, EPUB con DRM, EAN: 9788849298222
E. Pajer, E. Romanelli, Giovanni Segantini. Magia della luce, 30 marzo 2017, Marsilio Collana: Gli specchi, Con DVD video, EAN: 9788831726863
Diana Segantini (a cura di), Gabriele Heidecker (Fotografo), Casa Segantini in Maloja. Ediz. italiana, inglese e tedesca, Skira; Illustrated – Multilingual, 2024, ISBN-10 8857252108 ISBN-13 978-8857252100
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 9 gennaio 2025.
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