La Natura di Giovanni Segantini

La Natura di Giovanni Segantini è il dipinto centrale del Trittico delle Alpi o Trittico dell’Engadina, ultima opera del maestro divisionista.

Giovanni Segantini, La Natura, 1896-1899, olio su tela, 234 x 400 cm. Saint-Moritz, Museo Segantini

Indice

Descrizione de La Natura di Giovanni Segantini

Nel dipinto di Giovanni Segantini intitolato La Natura, è ritratto un paesaggio di montagna. Sulla destra, un pastore accompagna la mandria di bovini, mentre, al centro, lo segue una giovane donna che porta un vitello assicurato con una corda. Li segue la madre che procede verso sinistra al fondo della fila. La mulattiera percorsa dai due contadini traversa il paesaggio in primo piano, mentre sullo sfondo si staglia una catena di monti. Alcune cime sono innevate mentre altre, dal colore scuro, mostrano la pietra nuda. Il sole è calato, a destra dell’immagine, come si comprende dalle cime innevate, sulla sinistra, illuminate dagli ultimi raggi del giorno.

Interpretazioni e simbologia de La Natura di Giovanni Segantini

Il Trittico della Natura, o Trittico dell’Engadina, di Giovanni Segantini è un’opera allegorica dedicata al rapporto tra uomo e ambiente. In particolare, il pittore amava i paesaggi incontaminati che abbe modo di ritrarre, prima, nella pianura padana e, poi, nei Grigioni della Svizzera tedesca. Inoltre, Segantini professava una spiritualità molto vicina al panteismo e considerava gli abitanti delle montagne come parte dei loro ambienti. Infatti, l’umanità rappresentata dal pittore si integra nel paesaggio e assume lo stesso valore della vegetazione e della fauna. La natura, inoltre è in eterno conflitto con l’uomo ma, a volte, risulta benigna, quando gli permette di trarre nutrimento attraverso le coltivazioni e l’allevamento del bestiame.

La Natura è la parte centrale del Trittico e rappresenta il fluire della vita. Infatti, è la seconda grande tela, a partire da sinistra, e precede la terza intitolata La Morte. Nel dipinto è raffigurato il Piano del Morteratsch con lo Schafberg sullo sfondo. Ne La Natura, Segantini, ha voluto rappresentare il fluire della vita, attraverso il ritorno di una mandria in una sera d’autunno.

Lo Schafberg (Munt da la Bês-cha in romancio), è una montagna che si trova a nord di Pontresina in Engadina, nella Svizzera tedesca. All’altezza di 2731 metri sul livello del mare, si trova il Rifugio, detto Chamanna Segantini, dove morì nel 1899 il pittore. Oggi il rifugio è è raggiungibile in meno di due ore, partendo dalla stazione a monte della funiculare Muottas Muragl.

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Il dipinto intitolato La Natura di Giovanni Segantini, è parte del Trittico dell’Engadina o Trittico delle Alpi, e si trova a Saint-Moritz presso il Museo Segantini. Il pittore lo dipinse per la sua partecipazione all’Expo di Parigi del 1900. Il museo di Saint-Moritz raccoglie il maggior numero di opere di Segantini e il Trittico dell’Engadina è l’opera più importante che custodisce il museo svizzero.

L’artista e la società. La storia dell’opera La Natura di Giovanni Segantini

Segantini, nel 1894, decise di lasciare Savognino e si trasferì in Engadina, in Svizzera. Si stabilì così a Maloja, nello Chalet Kuoni. In seguito, chiese alla ditta Torriani a Soglio di costruire una rotonda di legno che utilizzò poi come studio e biblioteca. Segantini, solitamente, dipingeva all’aperto per potersi immergere nell’atmosfera del paesaggio. Proteggeva quindi l’opera alla quale stava lavorando, mettendola al riparo all’interno di una grande cassa di legno, a forma di edicola, riparata da sportelli.

Segantini prese ispirazione da questa rotonda, riducendolo in scala 1:10, per progettare il padiglione dell’Expo di Parigi del 1900. Il suo interno era destinato ad ospitare il polittico intitolato Panorama dell’Engadina, con panorami e particolari delle montagne del posto. Lo Chalet di Maloja è ancora proprietà degli eredi di Segantini e al suo interno sono presenti alcuni arredi originali, con i mobili Bugatti. La rotonda, invece, diventò l’atelier del figlio Gottardo ed ora è l’Atelier Segantini visitabile dal pubblico. Un altro edificio collegato alla residenza di Segantini a Maloja è la Torre Belvedere, che faceva parte del Castello fatto costruire dal conte belga Camille de Renesse. L’artista aveva intenzione di trasferirsi nel castello ma la prematura morte glielo impedì.

La morte di Giovanni Segantini sullo Schafberg

Segantini, il 16 settembre 1899 salì sul monte Schafberg per realizzare il dipinto intitolato La natura, la parte centrale del Trittico dell’Engadina. A causa di un attacco di peritonite, Segantini morì il 28 settembre 1899, assistito dalla compagna Bice, dal figlio Mario e dal medico. La salma di Giovanni Segantini riposa nel piccolo cimitero di Maloja insieme a quelle della sua famiglia, Bice Bugatti e i figli Mario, Gottardo e Alberto. La lapide sopra la tomba di famiglia riporta la scritta: «Da presso e da lunge, in terra e in cielo, uniti in vita e in morte ora e sempre». Invece, sopra le tombe di Giovanni e Bice si legge: «Arte ed amore vincono il tempo». Sopra ad una collina, accanto al cimitero, si trova la Chiesa Bianca. Qui, fu esposta la salma di Segantini e il pittore Giovanni Giacometti, amico e collaboratore, ritrasse per l’ultima volta l’artista.

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Lo stile de La Natura di Giovanni Segantini

Il dipinto di Giovanni Segantini che rappresenta la parte centrale del Trittico della Natura è in stile divisionista. Infatti, sono evidenti i filamenti di colore puro che il pittore ha steso sulla tela per ottenere un effetto di luminosità vibrante. Così, non si percepiscono campiture dal colore omogeneo, ma un’atmosfera cromatica che uniforma il paesaggio autunnale.

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Bibliografia

  • Annie-Paule Quinsac, Giovanni Segantini – Disegni, 1978, Compagnia del Disegno, EAN: 5000000284781
  • Annie-Paule Quinsac, Segantini, Catalogo generale, 2 volumi, Electa, 1982, 1989, ISBN 9788843507313
  • A. P. Quinsac, Giovanni Segantini. Luce e simbolo 1884-1899. Ediz. italiana e inglese, 2000; 1 maggio 2002, Skira, Arte moderna Cataloghi, EAN: 9788881188178
  • Annie-Paule Quinsac, Segantini, 2002, Giunti, ISBN 88-09-02631-4
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  • A. P. Quinsac, D. Segantini, Segantini. Il ritorno a Milano, 1 ottobre 2014, Skira, Arte moderna. Cataloghi, EAN: 9788857222127
  • L. Giudici, Giovanni Segantini, Lettere e scritti sull’arte, 11 novembre 2014, Abscondita, Miniature, EAN: 9788884164810
  • Segantini, 5 novembre 2014, Skira Collana: Skira Masters, Ediz. illustrata, EAN: 9788857225272
  • Annie-Paule Quinsac (A cura di), Segantini. Petalo di rosa. Indagini e scoperte, 2015, Milano, Gallerie Maspes
  • D. Magnetti, F. Timo, Giovanni Segantini e i pittori della montagna-Et les peinters de la montagne, 11 maggio 2017, Skira Ediz. a colori, EAN: 9788857235653
  • Laura D’Agostino, Stefania Frezzotti, Luce d’autunno. «Alla stanga» di Giovanni Segantini, un restauro. Ediz. illustrata, Gangemi, EPUB con DRM, EAN: 9788849298222
  • E. Pajer, E. Romanelli, Giovanni Segantini. Magia della luce, 30 marzo 2017, Marsilio Collana: Gli specchi, Con DVD video, EAN: 9788831726863
  • Diana Segantini (a cura di), Gabriele Heidecker (Fotografo), Casa Segantini in Maloja. Ediz. italiana, inglese e tedesca, Skira; Illustrated – Multilingual, 2024, ISBN-10 8857252108 ISBN-13 978-8857252100

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