Il Trittico della Natura o Trittico dell’Engadina, di Giovanni Segantini è l’ultima grande opere del pittore che morì mentre la stava realizzando sul monte Schafberg.
Giovanni Segantini, Trittico della Natura o Trittico dell’Engadina, 1896-1899. Saint-Moritz, Museo Segantini
Gli storici considerano Il Trittico della Natura o Trittico dell’Engadina, il lavoro più rappresentativo di Giovanni Segantini. Il pittore lo progettò per una importante occasione internazionale e morì improvvisamente proprio mentre stava dipingendo la parte centrale.
Descrizione del Trittico della Natura di Giovanni Segantini
Il primo dipinto, con lettura a partire da sinistra, è intitolato La vita. L’opera esalta la maternità umana e la terra madre. Per questo è immerso in un tramonto di primavera. La zona ritratta è quella del Pian Lutero guardando verso Soglio. Al centro si trova poi La natura, e rappresenta i pastori che conducono gli animali sul finire di una giornata d’autunno. L’ambiente è quello del Piano del Morteratsch con lo Schafberg sullo sfondo.
La morte è il titolo della terza tela del trittico e rappresenta un paesaggio invernale con l’intera catena montuosa di Majola sullo sfondo. La scena è ambientata all’alba di un gelido e triste giorno d’inverno. Nel dipinto, infatti, va in scena una veglia funebre celebrata da alcune donne vestite a lutto e in preghiera.
Interpretazioni e simbologia del Trittico della Natura di Giovanni Segantini
I soggetti sono paesaggi tipici dell’alta Engadina, interpretati nei diversi momenti dell’anno. La poetica di Segantini, infatti, conncepiva la natura come un soggetto in continuo dialogo con gli abitati del luogo. Il rapporto tra uomo e natura, infatti, poteva essere positivo, quando le messi erano abbondanti e negativo, in caso di forti intemperie. Infatti, per Segantini, che coltivava una propria spiritualità laica, una sorta di panteismo.
Nelle manifestazioni naturali si potevano, quindi, cogliere significati mistici e universali. Così, la primavera, per l’artista era segno di rinascita e l’inverno, la neve, di morte. Proprio nei paesaggi dipinti per il Trittico della Nautura o Trittico dell’Engadina, Segantini narrava il ciclo della vita umana attraverso l’alternanza delle stagioni. Segantini concepiva l’elemento umano, i contadini, i pastori, come facenti parti dell’ambiente naturale che li ospita. Infatti nelle suo opere l’umanità non entra in confllitto con il paesaggio.
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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
Il Trittico della Natura o Trittico dell’Engadina, di Giovanni Segantini si trova a Saint-Moritz, al Museo Segantini. Le tre opere sono incorniciate singolarmente ed esposte nello stesso ambiente. Francesca Benini e Cristina Sonderegger, nel 2019, hanno curato la mostra intitolata Sublime. Luce e paesaggio intorno a Giovanni Segantini. Il Trittico dell’Engadina è giunto così presso il Museo d’arte della Svizzera italiana di Lugano (MASI), dal 25 agosto al 10 novembre 2019. Da circa cento anni, il Trittico dell’Engadina non era visibile a sud delle Alpi.
Il Museo Segantini di Saint-Moritz possiede il maggior numero di opere del pittore, rispetto ad altre collezioni, che ha acquistato anche grazie ai contributi privati. I principali contributori sono la Fondazione Gottfried Keller, la Confederazione Svizzera, il Comune di St. Moritz oltre a collezionisti privati. Nel 2024 il museo conta 37 dipinti e una raccolta di 26 disegni. La collezione si è arricchita anche grazie a donazioni e a prestiti.
L’artista e la società. La storia del Trittico della Natura di Giovanni Segantini
Giovanni Segantini, nel 1896, progettò un grande padiglione circolare in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi del 1900. Il suo progetto consisteva un un imponente dispositivo visuale composto dalle sue opere dipinte che ruotavano su teli, accostati a immegini di flora e fauna montane. Questo Panorama dell’Engadina doveva trasmettere aai visitatori del padiglione tutta la bellezza dei paesaggi del posto.
Purtroppo, a causa dei costi eccessivi, il progetto fallì ma il pittore non si diede per vinto. Infatti chiese agli albergatori di Saint Moritz un finanziamento per realizzare un progetto meno impegnativo. Anche questa richiesta non fu accolta e Segantini, di carattere ostinato, procedette ugualmente ideando un polittico allegorico sulla natura. Ancora una volta il progetto si interruppe a causa della sua morte improvvisa, avvenuta nella sua baita sul ghiacciaio dello Schafberg nel 1899.
Alcuni disegni di grandi dimensioni rimangono a testimoniare il progetto dell’artista. Segantini li realizzò per la commissione dell’Expo e permettono di ricostruire l’ultimo progetto dell’artista.
Giovanni Segantini morì il 28 settembre 1899, all’età di 41, sullo Schafberg, sopra Pontresina, durante la realizzazione de La Natura. Segantini era salito sul monte Segantini il 18 settembre 1899 per terminare la parte centrale del Trittico. Però, si sentì male e morì, nella sua baita, a causa delle conseguenze della peritonite, impossibile da affrontare tempestivamente ad alta quota, a quel tempo. Il figlio Mario, la compagna Bice, e il dottor Oskar Bernhard assistettero Segantini nelle sue ultime ore di vita.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile del Trittico della Natura di Giovanni Segantini
Il polittico è struttutato su un modello medioevale, di natura religiosa, rivisitato in chiave romantica. Lo stile tendenzialmente decorativo riprende inoltre la grafica dello Jugendstil tedesco. Era formato dai tre dipinti pricipali e lunette, tutti di natura allegorica, come le altre opere simboliste di Segantini.
Le tre opere presentano lo stile tipico di Segantini, caratterizzato dalle pennellate filamentose e dai solchi tracciati sulla matrice pittorica. I volumi sono resi proprio con l’applicazione di queste tracce che modellano le figure e il paesaggio. La natura assume una sostanza e una luminosità che la tecnica divisionista del pittore riesce a raggiungere. Questa luminosità permette, inoltre, di evocare la spiritualità che emanano le opere di Segantini.
La tecnica del Trittico della Natura o Trittico dell’Engadina
Come nel caso delle altre opere, Giovanni Segantini lavorava all’aperto per immergersi totalmente nel paesaggio. Per proteggere il suo lavoro, l’artista aveva fatto costruire una grande edicola con sportelli, all’interno della quale riparava le tele.
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Bibliografia
- Annie-Paule Quinsac, Giovanni Segantini – Disegni, 1978, Compagnia del Disegno, EAN: 5000000284781
- A. P. Quinsac, Giovanni Segantini. Luce e simbolo 1884-1899. Ediz. italiana e inglese, 2000; 1 maggio 2002, Skira, Arte moderna Cataloghi, EAN: 9788881188178
- Annie-Paule Quinsac, Segantini, 2002, Giunti, ISBN 88-09-02631-4
- Asta Scheib, Segantini, 3 maggio 2010, Brioschi, EAN: 9788895399430
- A. P. Quinsac, D. Segantini, Segantini. Il ritorno a Milano, 1 ottobre 2014, Skira, Arte moderna. Cataloghi, EAN: 9788857222127
- L. Giudici, Giovanni Segantini, Lettere e scritti sull’arte, 11 novembre 2014, Abscondita, Miniature, EAN: 9788884164810
- Segantini, 5 novembre 2014, Skira Collana: Skira Masters, Ediz. illustrata, EAN: 9788857225272
- Annie-Paule Quinsac (A cura di), Segantini. Petalo di rosa. Indagini e scoperte, 2015, Milano, Gallerie Maspes
- D. Magnetti, F. Timo, Giovanni Segantini e i pittori della montagna-Et les peinters de la montagne., 11 maggio 2017, Skira Ediz. a colori, EAN: 9788857235653
- Laura D’Agostino, Stefania Frezzotti, Luce d’autunno. «Alla stanga» di Giovanni Segantini, un restauro. Ediz. illustrata, Gangemi, EPUB con DRM, EAN: 9788849298222
- E. Pajer, E. Romanelli, Giovanni Segantini. Magia della luce, 30 marzo 2017, Marsilio Collana: Gli specchi, Con DVD video, EAN: 9788831726863
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 4 dicembre 2024.
Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Giovanni Segantini intitolate:
Le opere pubblicate
- Giovane donna bionda
- Autoritratto a vent’anni
- Il coro di Sant’Antonio
- Il camoscio morto
- Tramonto a Pusiano
- Nella stalla
- Ave Maria a trasbordo
- Natura morta
- La benedizione delle pecore
- A messa prima
- Alla stanga
- Ritratto della signora Torelli
- Lavandaia alla fontana
- Pascoli di Primavera
- Cavallo al galoppo
- Vacca bruna all’abbeveratoio
- Il Ritratto di Vittore Grubicy
- Costume grigionese
- Ragazza che fa la calza
- Vacche aggiogate
- Petalo di rosa
- Il ritorno dal bosco
- Aratura
- Le due madri
- Il castigo delle lussuriose
- Donna che riposa sul prato
- Autoritratto di Giovanni Segantini realizzato nel 1893
- Al balcone
- L’angelo della vita
- Le cattive madri
- La Dea dell’Amore
- Ritratto della signora Gaetana Oriani Casiraghi
- Paesaggio sul Maloja (Ritorno al paese natio)
- Autoritratto del 1895
- Amore alla fonte della vita
- Ritratto di Carlo Rotta
- La raffigurazione della Primavera
- Trittico della Natura o Trittico dell’Engadina
Leggi La vita e tutte le opere di Giovanni Segantini
Consulta la pagina dedicata all’opera di Giovanni Segantini, Trittico della Natura, sul sito del Museo Segantini di Saint-Moritz.
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