Jacques-Louis David fu un pittore francese attivo nella seconda metà del Settecento e nel primo Ottocento, capofila del Neoclassicismo in Francia.
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Nascita di Jacques-Louis David
1748. Jacques-Louis David nacque a Parigi il 30 agosto 1748.
Il contesto familiare di Jacques-Louis David
La famiglia di Jacques-Louis David era di estrazione piccolo-borghese. Louis-Maurice David, il padre faceva di mestiere il commerciante di ferro. L’uomo però aveva grandi ambizioni sociali e per elevare il suo stato acquistò la carica di commis aux aydes. Si trattava di un titolo che permetteva di diventare fornitore dello Stato. Diventò così anche appaltatore a Beaumont-en-Auge, nel Calvados. La madre dell’artista si chiamava Marie-Geneviève Buron. La donna proveniva da una famiglia di muratori della quale apparteneva anche il noto pittore francese François Boucher. Il piccolo alla nascita fu immediatamente battezzato e Jacques Prévost e Jeanne-Marguerite Lemesle furono i suoi padrini.
1757. Il padre di David morì per le conseguenze di una ferita di spada subita in un duello quando Jacques-Louis aveva circa nove anni. Il giovane fu così ospite del convento del Picpus. La madre invece si ritirò nella campagna nei pressi di Évreux.
La vita privata e affettiva di Jacques-Louis David
David negli anni di frequenza dell’Académie royale, dal 1766, intorno ai 18 anni, forse sostenne un duello combattuto con la spada. Il giovane subì una ferita alla guancia che gli procurò una brutta cicatrice che non riprodusse negli Autoritratti.
1775. Nel 1775 durante il suo soggiorno a Roma David soffrì di depressione per alcuni mesi. Gli storici ipotizzano che il giovane artista, allora trentenne, si fosse innamorato della cameriera di Madame Vien la moglie del suo maestro francese, direttore dell’Accademia di Roma.
1782. David sposò, all’età di 34 anni, Marguerite Charlotte Pécoul una ragazza più giovane di lui di 17 anni. Il padre della ragazza era un abbiente appaltatore dello Stato Francese. In questo modo l’artista riuscì ad avere i mezzi finanziari per allestire un atelier e un alloggio presso il Louvre. I due avranno quattro figli dei quali Charles-Louis Jules nacque nel 1783.
1790. Charlotte David di idee monarchiche entrò in conflitto con il marito e si separò da David nell’agosto del 1790.
1793. Quando David firmò con altri politici per la morte del re, tra il 16 e il 19 gennaio, la moglie chiese il divorzio.
La formazione di Jacques-Louis David
Fu lo zio François Buron, fratello della madre, architetto delle acque e foreste, ad occuparsi della formazione di Jacques-Louis. Un precettore privato curò inizialmente i suoi studi quindi il giovane entrò nella classe di retorica del Collège des Quatre-Nations.
1764. Lo zio notò la propensione al disegno di Jacques-Louis e lo iscrisse al corso di disegno dell’Académie Saint-Luc per una futura carriera di architetto. Nel 1764, all’età di 16 anni, però il giovane decise di abbandonare e dedicarsi alla pittura. Il primo artista al quale la famiglia si rivolge fu François Boucher, lontano parente e primo pittore del re. L’artista, ormai anziano e non in buona salute, preferì affidarlo al pittore Joseph-Marie Vien.
1766. Dal 1766 David iniziò a frequentare l’atelier di Joseph-Marie Vien. Inoltre iscrisse il giovane artista di 18 anni all’Académie royale dove seguì i corsi di composizione, anatomia e prospettiva sotto la direzione di Jean Bardin.
Il Prix de Rome
1769. David nel 1769, a 21 anni, si aggiudicò il terzo premio al Prix de quartier. Questa posizione permise così al giovane artista di partecipare al prestigioso Prix de Rome.
1771-1774. L’artista partecipò per la prima volta al Prix de Rome nel 1771, poi nel 1772 e nel 1773 ma senza successo. David, all’età di 26 anni, si aggiudicò infine il premio nel 1774.
1775. In seguito all’assegnazione del Prix de Rome David partì il 2 ottobre 1775 per Roma insieme al maestro Joseph-Marie Vien. Nel corso del primo anno si dedicò essenzialmente al disegno studiando le opere classiche. David realizzò centinaia di disegni di rilievi, statue e monumenti fino a completare cinque raccolte in-folio. In questi anni il tratto dell’artista perse le vaporosità che erano retaggio del Barocco. Assunse così tratti più incisivi ed essenziali. Si dedicò anche alla copia di quadri del Cinquecento e del Seicento che gli fu utile per migliorare il metodo compositivo delle scene. I disegni realizzati rivelano che si ispirò anche alle opere di Caravaggio.
I maestri di Jacques-Louis David
Joseph-Marie Vien, un pittore di successo, fu il primo maestro del giovane David consigliato da François Boucher. La pittura del maestro era uno stile di transizione tra Barocco e Neoclassicismo. Dal 1766 Jean Bardin fu il suo insegnante presso l’Académie royale. Sempre Joseph-Marie Vien lo accompagnò poi a Roma e divenne Direttore dell’Accademia francese nella città italiana.
Amicizie d’artista e compagni di studi
Presso l’Académie royale David ebbe come compagni di studi Jean-Baptiste Regnault, Jean-Antoine-Théodore Giroust, François-André Vincent e François-Guillaume Ménageot. Durante il soggiorno a Roma strinse amicizia con lo scultore François Marie Suzanne con il quale di recò a Napoli per visitare gli scavi di Ercolano e Pompei.
1792. David all’età di 44 anni diventò un importante esponente delle tendenze rivoluzionarie. Questo impegno lo allontanò dai suoi amici liberali moderati quali André Chénier e Madame de Genlis. Grazie all’impegno attivo nella politica della rivoluzione David ottenne nuovi appoggi tra i quali Jean-Paul Marat. Anche grazie a lui fu eletto deputato di Parigi alla Convenzione nazionale.
Negli anni di attività nella Rivoluzione Francese fece condannare molti amici e clienti tra i quali i fratelli Trudaines, lo scienziato Antoine-Laurent Lavoisier, la duchessa di Noaille, per la quale aveva dipinto un Crocifisso, o André Chénier. D’altra parte favorì e protesse altri personaggi come lo scrittore e storico dell’arte Dominique Vivant Denon. Inoltre nominò Jean-Honoré Fragonard al Conservario del Louvre. Finanziò il pittore realista Antoine-Jean Gros per il suo viaggio in Italia.
Galleristi e Mecenati
Negli anni di formazione presso Académie royale, Michel-Jean Sedaine un amico della famiglia di David divenne il suo protettore. L’uomo era molto influente e aveva l’incarico di segretario dell’Académie d’architecture e autore teatrale. Sedaine spinse il giovane verso una buona formazione culturale e lo mise in contatto con importanti personaggi contemporanei.
Marie-Madeleine Guimard, prima ballerina dell’Opera di Parigi verso la fine del 1773 commissionò la decorazione del suo palazzo al giovane David, di 25 anni.
Allievi e seguaci di Jacques-Louis David
I primi allievi di David furono François-Xavier Fabre, Anne-Louis Girodet de Roussy-Trioson, Jean-Germain Drouais e Jean-Baptiste Debret. I giovani artisti iniziarono a frequentare l’atelier che l’artista aveva allestito presso il Louvre dal 1872. Gli storici calcolano che David ospitò presso il suo atelier circa 470 allievi.
I viaggi di Jacques-Louis David
1775. Il giovane David all’età di 27 anni partì il 2 ottobre 1775 per Roma accompagnato dal maestro Joseph-Marie Vien. L’artista infatti era stato appena incaricato di assumere la direzione dell’Accademia di Francia a Roma a Palazzo Mancini. Insieme a loro viaggiarono altri due artisti premiati, gli scultori Pierre Labussière e Jean Bonvoisin. Il viaggio durò un mese e gli artisti fecero tappa a Lione, a Torino, a Parma e a Bologna.
1779. A causa di una crisi depressiva durata alcuni mesi, David, ormai all’età di 31 anni, partì per Napoli insieme allo scultore François Marie Suzanne col quale visitò le rovine di Ercolano e di Pompei.
1780. Le autorità che dalla Francia controllavano i progressi dell’artista permisero a David di rimanere un altro anno a Roma. Il 17 luglio 1780, all’età di 32 anni, però, fu costretto a ritornare in Patria.
1815. Deposto Napoleone David che aveva preso parte attiva alla Rivoluzione francese fu costretto all’esilio. L’artista, all’età di 67 anni, partì così per la Svizzera. Si recò poi a Roma e infine, il 27 gennaio, a Bruxelles.
Federico Guglielmo III invitò David in Prussia ma l’artista rifiutò di trasferirsi.
Incarichi e cariche ufficiali nella Rivoluzione francese
1783. David, all’età di 35 anni si propose come membro dell’Accademia presentando il dipinto intitolato Il compianto di Andromaca sul corpo di Ettore. Il consiglio, il 23 agosto 1783, accettò con favore l’opera. Così il 6 settembre 1783 David prestò giuramento nelle mani di Jean-Baptiste Marie Pierre, rettore dell’Académie.
1791. L’artista il 17 luglio 1791 riunito al Campo di Marte con altri aderenti firmò la petizione per spodestare il re Luigi XVI. David conobbe in questa occasione Jean-Marie Roland che diventerà il futuro ministro dell’interno. Nel settembre del 1791, a 43 anni, tentò di farsi eleggere deputato dell’Assemblea legislativa.
1792. David nei mesi successivi radicalizzò le sue posizioni rivoluzionarie. Il 15 aprile 1792 organizzò così la sua prima festa rivoluzionaria in onore delle guardie svizzere di Châteauvieux. I festeggiamenti rappresentavano il ringraziamento per i soldati che per primi si erano ammutinati a Nancy. Il 17 settembre 1792 ottenne l’elezione a deputato di Parigi alla Convenzione Nazionale. David divenne così rappresentante del popolo nella sezione del museo sedendo fra i deputati della Montagna. Il 13 ottobre entrò a far parte ufficialmente nel Comitato d’istruzione pubblica con incarichi di propaganda e di organizzazione delle feste civiche e rivoluzionarie. Inoltre fino al 1794 si occupò dell’amministrazione delle arti. In qualità di membro della Commissione ai monumenti fu promotore dell’inventario di tutti i tesori nazionali. La sua attività riorganizzazione dei beni della nazione si affiancò alla risistemazione del Museo del Louvre di Parigi.
La politica attiva
1793. L’artista tra il 16 e il 19 gennaio 1793 votò per la condanna a morte di Luigi XVI. In questo stesso anno su incarico di Barère si occupò delle celebrazioni e dei funerali del convenzionalista Louis-Michel Lepeletier de Saint-Fargeau. Il politico che aveva votato la morte del re era stato assassinato il 20 gennaio del 1793 da un monarchico. Il 13 luglio del 1793 la monarchica Carlotta Corday uccise Marat, amico di David. L’artista organizzò anche per lui i funerali, le celebrazioni e dipinse il famoso dipinto che ritrae il politico ucciso. Nel giugno diventò presidente del club giacobino e un mese dopo ottenne la segreteria della Convenzione. Il 14 settembre 1793 prese poi parte attiva alla politica del Terrore firmando circa 300 mandati d’arresto.
David nel suo ruolo di rivoluzionario fece presidiare il Comitato durante la messa in stato di accusa di Fabre d’Églantine, un rivoluzionario attore e drammaturgo. La sua importanza in seno alla rivoluzione lo portò poi a controfirmare l’arresto del generale Alessandro Francesco Maria Visconte di Beauharnais. Fa poi parte attiva nel processo della regina Maria Antonietta della quale fece un famoso ritratto a matita durante il tragitto verso la ghigliottina. David fu anche testimone durante il processo contro Luigi Carlo di Borbone terzo figlio del re e suo secondogenito.
1794. David dal 5 al 21 gennaio diventò presidente della Convenzione. Il ruolo pubblico di David lo portò a programmare un nuovo volto per la città di Parigi. Ordinò così di installare i Cavalli di Marly di Guillaume Coustou all’ingresso degli Champs Élysées. L’artista continuò a organizzare feste per la rivoluzione e a disegnare carri e costumi per le sfilate pubbliche.
Le accuse il carcere
1794. Il 26 luglio 1794 il politico Robespierre, promotore del Terrore, tenne un discorso per più di due ore alla Convenzione. Il politico svelò una cospirazione contro la Repubblica senza fare i nomi dei deputati coinvolti. La Comune parigina temendo le minacce di Robespierre che con Saint-Just e Couthon era a capo del Comitato di Salute Pubblica, si ribellò. Il 27 luglio, alle cinque del pomeriggio, Robespierre, Couthon, Saint-Just e altri furono arrestati. David sostenne il politico e il 31 luglio la Convenzione chiese all’artista di spiegare i motivi del suo appoggio a Robespierre. David non fu in grado di sostenere una valida difesa e fu arrestato il 2 agosto 1794.
Le truppe della Comune di Parigi portarono così David inizialmente all’Hôtel des Fermes générales e in seguito al Palazzo del Luxembourg. In questa seconda prigione l’artista ebbe il permesso di dipingere e realizzò tra l’altro un celebre autoritratto. Il 28 dicembre ottenne la libertà perché prosciolto da ogni accusa.
1795. Il 29 maggio 1795 David tornò nuovamente in prigione presso il Collège des Quatre-Nations che era la sua vecchia scuola di pittura. Infine grazie ad un decreto di amnistia generale fu libero il 26 ottobre 1795.
Ormai libero David entrò a far parte della sezione di pittura della Classe de littérature et Beaux-arts dell’Institut de France.
David Pittore di Napoleone e primo pittore
1797. In seguito al colpo di stato monarchico Napoleone propose a David di trasferirsi a Milano per evitare di mettere in pericolo la sua vita. L’artista però rimase a Parigi. Con la firma del trattato di Campoformio Bonaparte tornò in Francia sul finire del 1797. Durante un ricevimento organizzato dal Direttorio David propose la realizzazione di un ritratto a Bonaparte. L’artista incontrò Napoleone solo in occasione di una seduta di posa ma rimase entusiasta del personaggio considerandolo il suo eroe.
1798. Napoleone nel 1798 partì per la Campagna d’Egitto ma l’artista non lo seguì e si fece sostituire dal suo allievo Gros.
1803. David il 18 dicembre 1803, all’età di 55 anni diventò cavaliere della Legion d’onore.
1804. L’artista il 16 luglio 1804 fu decorato con la Legion d’onore. Napoleone nominò così David primo pittore dell’Impero.
1810. I mancati pagamenti per la grande opera dell’Incoronazione e della Distribuzione delle aquile portarono una rottura tra David e l’amministrazione di Napoleone. Forse a causa di queste tensioni le autorità esclusero l’artista dalla commissione di riorganizzazione dell’École des Beaux-Arts. Con la sospensione della realizzazione di opere per Napoleone David si dedicò alla committenza privata.
1815. Il 20 marzo 1815 Napoleone tornò dall’esilio dell’Elba. Iniziò così il periodo dei Cento giorni che terminerà fino all’8 luglio 1815 con la Restaurazione dei Borboni con re Luigi XVIII. Durante la breve parentesi l’artista tornò ad essere primo pittore. Diventò inoltre a 67 anni commendatore della Legion d’onore.
La Restaurazione
1815. Gli ex allievi di David in seguito agli eventi della Restaurazione si affrettarono a compiacere la monarchia tornata al potere. David però in quanto membro attivo della Rivoluzione fu costretto a partire. L’artista affidò l’atelier a Antoine-Jean Gros e si rifugiò in Svizzera. Fu poi a Roma e giunse infine il 27 gennaio a Bruxelles. In esilio incontrò nuovamente sui ex-allievi quali Navez, Odevaere, Paelinck e Stapleaux che diventò suo collaboratore.
La morte di di Jacques-Louis David
1820. A partire dal 1820 la salute di David iniziò a peggiorare.
1824. Una carrozza investì David nel 1824 che era giunto all’età di 76 anni.
1825. David nel novembre 1825 subì una paralisi alle mani e il 29 dicembre morì all’età di 77 anni. La Francia si oppose al rimpatrio della salma e David fu sepolto nel Cimitero Saint-Josse-ten Noode di Bruxelles. Il cuore invece fu poi trasportato a Parigi e sepolto nel cimitero del Père Lachaise, accanto alle spoglie della moglie Charlotte che morì pochi mesi dopo l’artista.
Incarichi e cariche ufficiali
David, grazie al successo ottenuto con la realizzazione de Il giuramento degli Orazi, ottenne così la fama di maestro del Vrai style. Questa scuola pittorica era la tendenza più in voga presso l’ambiente accademico dell’epoca. Gli storici dell’arte, a metà poi dell’Ottocento, coniarono il termine di Neoclassicismo per indicare tra le altre, le opere di David.
Insieme alla notorietà, David raccolse anche alcune opposizioni da parte di colleghi accademici. Infatti giunsero a annullare il Prix de Rome del 1786 perché i candidati erano tutti allievi di David. Inoltre gli fu rifiutato il titolo di direttore dell’Accademia.
Influenze stilistiche di altri artisti del passato
In seguito all’attribuzione del prix de Rome, durante il viaggio verso Roma, nel 1775, David e gli altri artisti fecero tappa a Bologna. Il giovane artista ammirò le opere del Correggio, di Guido Reni e dei Carracci. Durante il soggiorno di studio a Roma, David realizzò centinaia di disegni di statue e sculture classiche. Inoltre riprodusse le opere del Cinquecento e del Seicento per apprendere il metodo compositivo. Ammirò molto le opere di Raffaello e a Napoli quelle di Caravaggio.
Nel corso della sua carriera artistica David accolse anche altre influenze da artisti quali Poussin, Gavin Hamilton, Pompeo Batoni e Raffaello Mengs.
L’evoluzione dello stile di Jacques-Louis David
Ai suoi esordi David si dedicò alla pittura storica, un genere molto celebrato. Le prime opere presentano caratteristiche ancora Rococo. Inoltre praticò molto il ritratto per raffigurare colleghi, amici e politici.
In seguito al viaggio di formazione in Italia David studiò i maestri del Rinascimento e le opere classiche. Raffaello, Correggio, Guido Reni e Caravaggio furono dei modelli per la sua pittura.
Le opere del periodo maturo sono così frutto di un Neoclassicismo rigoroso e misurato. La sua pittura mette insieme infatti le influenze dei classici con atri artisti a lui più vicini nel tempo quali Poussin, Gavin Hamilton, Pompeo Batoni e Raffaello Mengs.
Giunto a Bruxelles nel 1815 a 67 anni, David iniziò a interessarsi della pittura fiamminga e olandese. A Bruxelles, David dipinse ritratti per esiliati e committenti belgi. Si dedicò inoltre alla pittura mitologica realizzando opere che sono diventate celebri.
Le opere di Jacques-Louis David
Combattimento di Minerva contro Marte di Jacques-Louis David
Jacques-Louis David, Combattimento di Minerva contro Marte, 1771, olio su tela, 114 x 140 cm. Parigi, Museo del Louvre
Con il dipinto intitolato Combattimento di Minerva contro Marte, David partecipò per la prima volta al prestigioso prix de Rome. Il tema dell’anno fu un soggetto del tratto dal canto XXI dell’Iliade di Omero per via dell’attenzione che in quel periodo si era diffusa nei confronti del poeta classico. Il giovane David di 23 anni propose un’opera dai gusti ancora Rococò che non convinse del tutto i giudici. Infatti gli accademici apprezzarono la novità dei colori ma non il linguaggio del dipinto. Nell’opera, ispirata appunto al poema che narra della guerra di Troia, le due divinità si confrontano. Marte prese le difese dei Troiani, mentre Minerva fu dalla parte degli Achei. Venere assiste Minerva che sconfigge Marte. Il dio, vestito come un soldato classico, è a terra battuto mentre sul fondo infuria la battaglia tra i due eserciti.
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Morte di Seneca di Jacques-Louis David
Jacques-Louis David, Morte di Seneca, 1773, olio su tela, 123 x 160 cm. Parigi, Petit Palais
Il dipinto rappresenta il terzo tentativo del giovane David, di 25 anni, di aggiudicarsi il prix de Rome. Seneca è costretto a suicidarsi dall’imperatore Nerone che non sopportava il filosofo. Lo storico Tacito descrisse gli ultimi momenti di Seneca e le tragiche pratiche che portarono alla sua morte. La giovane donna che si dispera è la moglie Paolina che tentò anche lei il suicidio.
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Erasistrato alla scoperta della causa della malattia di Antioco di Jacques-Louis David
Jacques-Louis David, Erasistrato alla scoperta della causa della malattia di Antioco, 1774, olio su tela, 120 x 155 cm. Parigi, École nationale supérieure des beaux-arts
David giunto all’età di 26 anni, nel 1774, tentò nuovamente di aggiudicarsi l’ambito prix de Rome. Attenendosi al tema stabilito dalla giuria accademica affrontò il suo quarto tentativo con Erasistrato alla scoperta della causa della malattia di Antioco. Questa volta i giudici gli furono favorevoli e al giovane pittore fu attribuito il primo premio. David così partì il 2 ottobre 1775 per l’Italia accompagnato dal maestro Joseph-Marie Vien. Tornò a Parigi dopo nel 1780 dopo aver trascorso un anno in più grazie ai suoi brillanti risultati.
La vicenda è ambientata nell’antichità classica. Il re Seleuco I è uno dei generali eredi di Alessandro il Macedone. Suo figlio è gravemente malato e giace a letto senza speranza di guarigione. Molto preoccupato il sovrano chiede al celebre medico di corte Erasistrato di indagare sulla strana malattia di Antioco. Erasistrato comprende che il giovane non soffre di un disturbo fisico ma di tipo sentimentale. Così chiede al re di far sfilare le donne del palazzo ai piedi del letto. Al comparire di Stratonice, la donna del re, il giovane ha un sussulto e il battito cardiaco aumenta. Il medico ha quindi individuato la ragazza amata da Antioco. Purtroppo la giovane è legata al re e per questo il ragazzo teneva segreto il suo amore. Il sovrano però preferisce salvare la vita al suo erede e rinuncia a Stratonice a favore del figlio.
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Il giuramento degli Orazi di Jacques-Louis David
Jacques-Louis David, Il giuramento degli Orazi, 1784, olio su tela, 330 x 425 cm. Parigi, Louvre
David dipinse questa grande opera all’età di 36 anni per partecipare ai Bâtiments du Roi (Gli edifici del re). Si trattava di una amministrazione reale che dipendeva dal département de la Maison du Roi, (dipartimento della Real Casa). I suoi funzionari si occupavano di organizzare i lavori ordinati dal sovrano per le residenze di Parigi e dintorni. Gli storici dell’arte considerano Il giuramento degli Orazi uno dei quadri più rappresentativi dell’epoca.
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La morte di Socrate di Jacques-Louis David
Jacques-Louis David, La morte di Socrate, 1787, olio su tela, 129,5 x 196,2 cm. New York, Metropolitan Museum of Art
Con questo dipinto David rappresentò gli ultimi istanti di vita del grande filosofo greco condannato a morte dai suoi concittadini. Gli ateniesi infatti accusarono Socrate di aver corrotto la gioventù con le sue idee e quindi lo sottoposero a giudizio. David realizzò questa grande opera all’età di 39 anni, sette anni dopo il suo ritorno da Roma.
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I littori portano a Bruto i corpi dei suoi figli
Jacques-Louis David, I littori portano a Bruto i corpi dei suoi figli, 1787-1788, olio su tela, 325 x 425 cm. Parigi, Louvre
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La morte di Marat
Jacques-Louis David, La morte di Marat (La Mort de Marat), 1793, olio su tela, 165 x 128 cm. Bruxelles, Musées royaux des Beaux-Arts de Belgique
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La morte del giovane Barra
Jacques-Louis David, La morte del giovane Barra, 1794, olio su tela, 119 x 156 cm. Avignone, Musée Calvet
David ottenne la commissione dalla Convenzione per celebrare il giovane Barra ucciso in occasione delle guerre di Vandea. Joseph morì il 7 dicembre 1793 all’età di 13 anni e fu giudicato degno di essere ricordato come un eroe della Rivoluzione. Questo dipinto non finito è uno dei tre che David dedicò agli eroi della Rivoluzione francese.
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Autoritratto di Jacques-Louis David
Jacques-Louis David, Autoritratto, 1794, olio su tela, 81 x 64 cm. Parigi, Museo del Louvre. Città, Museo
David realizzò tre autoritratti durante la sua vita. Il primo è del 1790. Il secondo, del 1791, si trova a Firenze presso la Galleria degli Uffizi. Il terzo, ospitato al Museo del Louvre di Parigi risale al 1794 e fu dipinto in carcere. Infatti il 2 agosto 1794, David fu rinchiuso nell’Hôtel des Fermes générales perché sostenitore di Robespierre. David dipinse questo autoritratto quando fu poi trasferito al Palais de Luxembourg.
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Sabine che arrestano il combattimento tra romani e sabini
Jacques-Louis David, Sabine che arrestano il combattimento tra Romani e Sabini, 1799, olio su tela, 385 x 522 cm. Parigi, Museo del Louvre
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Madame Récamier
Jacques-Louis David, Madame Récamier, 1800, olio su tela, 174 X 244 cm. Parigi Louvre
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Napoleone Bonaparte al passaggio del Gran San Bernardo
Jacques-Louis David, Napoleone Bonaparte al passaggio del Gran San Bernardo, 1801, olio su tela, cm 260 x 221 cm. Parigi, Rueil-Malmaison, Musée National du Cháteau de Malmaison.
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Jacques-Louis David, Incoronazione di Napoleone, 1806–1807, olio su tela, 621 x 979 cm. Parigi, Musée du Louvre
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Jacques-Louis David, Leonida alle Termopili, 1814, olio su tela, 395 x 531 cm. Parigi, Museo del Louvre
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Jacques-Louis David, Amore e Psiche, 1817, olio su tela di canapa, 184.2 x 241.6 cm. Cleveland, Cleveland Museum of Art
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Jacques-Louis David, Marte disarmato da Venere, 1824, olio su tela, 308 x 262 cm, Bruxelles, Musée Royaux des Beaux Arts
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Bibliografia
- Orietta Rossi Pinelli, David e l’arte della Rivoluzione francese. Ediz. illustrata, 22 dicembre 1998, Giunti Editore Collana: Dossier d’art, EAN: 9788809761179
- Michel Thévoz, David. Il teatro del crimine, 2 settembre 2003, Abscondita Collana: Miniature, EAN: 9788884160645
- Jacques-Louis David, La rivoluzione in mostra, 2 marzo 2017, Castelvecchi Collana: Etcetera, EAN: 9788869447440
Tutte le opere di Jacques-Louis David
- Napoleone Bonaparte al passaggio del Gran San Bernardo
- Sabine che arrestano il combattimento tra romani e sabini
- Il giuramento degli Orazi
- I littori portano a Bruto i corpi dei suoi figli
- Madame Récamier
- Incoronazione di Napoleone
- Marte disarmato da Venere
- Amore e Psiche
- Autoritratto del 1794
- La morte di Socrate
- Combattimento di Minerva contro Marte
- Erasistrato alla scoperta della causa della malattia di Antioco
- Morte di Seneca
- Leonida alle Termopili
- La morte del giovane Barra
Link esterni
Consulta la pagina dedicata al dipinto di Jacques-Louis David, Marte disarmato da Venere, sul sito del Musée Royaux des Beaux Arts di Bruxelles.
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